“L’odissea – si trasmette – di 200 eccellenze calabresi, da anni relegate nel limbo dell’inoccupazione”: gli Agenti per l’emersione, la qualità e lo sviluppo locale della Calabria manifestano domani a Reggio, dinanzi a Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale
Così una nota stampa a firma degli Agenti per l’emersione, la qualità e lo sviluppo locale della Calabria, che prosegue:
“È questa la condizione degli Agenti per l’emersione, la qualità e lo sviluppo locale, scelti e formati dalla Regione Calabria in seno al Progetto ‘Lavori regolari’. Si tratta, per la quasi totalità, di professionisti e soggetti specializzati ultratrentenni che, nel Progetto, hanno investito anni e legittime aspettative. Le beffe, tuttavia, non finiscono qui: per accedere alla fase di assunzione, ai sensi del bando, gli Agenti devono mantenere lo status di ‘lavoratore svantaggiato’ o disoccupato, perdendo, così, preziose opportunità. Persino le stesse risorse europee, impegnate nel Progetto, sono a rischio o sfumate. Tutto ciò è sintomatico dell’inadeguato, inefficace utilizzo dei fondi strutturali, inaccettabile in una Regione ex Obiettivo 1, con evidenti ‘ritardi nello sviluppo’ e maglia nera per la disoccupazione giovanile (59 per cento secondo i dati Eurostat).
La Calabria si conferma, mestamente, un territorio dove le speranze giovanili languono, minate dalla ‘mala politica’, dall’assenza di meritocrazia e dai colpevoli ritardi della burocrazia. Esemplare e combattivo l’atteggiamento degli Agenti per l’emersione che, nonostante il silenzio istituzionale, si sono incaricati di formulare proposte alla Regione, per uscire dall’impasse: proposte costruttive, che contemplavano la cooperazione col settore pubblico, con la rete dei SUAP, con le associazioni sindacali e di categoria, la riprogrammazione per il sessennio 2014-2020. Proposte che, allo stato attuale, non hanno ottenuto considerazione. Eppure, queste menti hanno investito preziosi ed irripetibili anni di vita, speranze ed aspettative; hanno creduto nell’Istituzione; hanno seguito un percorso di formazione ed azione sui temi della programmazione, dello sviluppo, delle politiche per il lavoro, del contrasto al sommerso; vogliono contribuire, con volontà ed impegno, al rilancio di questa terra, ricca di bellezze e di potenziale inespresso. Giovani su cui la Regione sembrava puntare, investendo 11 milioni di euro ma che, ad oggi, non hanno prospettiva: si tratta di un’insopportabile anomalia calabrese, che getta nello sconforto una moltitudine di donne e uomini. Persone che, per il lento avanzare del Progetto, sono diventati ‘vecchie’ per i loro progetti di vita, personale e familiare. È intollerabile che sia un ente pubblico, tanto autorevole e rappresentativo, a “sottrarre” anni fondamentali alle sue risorse umane migliori. È inaccettabile sia sotto il profilo morale che materiale. È insopportabile che, in uno Stato di diritto, non si dia seguito alle risultanze di una selezione pubblica e si calpesti il diritto al lavoro e ad un’esistenza dignitosa.
Il tempo dell’attesa è scaduto- si conclude – mesi ed anni sono scivolati via. Gli Agenti per l’emersione, con pieno diritto e determinazione, chiedono opportunità ed ascolto ad un Ente, finora sordo ed inerte alle loro istanze.
Per tali ragioni e per richiamare la Regione alle sue responsabilità, gli Agenti hanno indetto una manifestazione dinanzi a Palazzo ‘T. Campanella’, sede del Consiglio Regionale, prevista a partire dalle ore 12:00 del 28 luglio 2015. Emittenti televisive e radiofoniche, organi di stampa e giornalisti sono invitati a presenziare, garantendo risalto mediatico ed opportuna eco all’iniziativa”.