Stamane, presso Palazzo Foti, è stato presentato il corso per caposquadra alla caccia al cinghiale, che a Reggio Calabria partirà domani e si concluderà il prossimo weekend
Il corso verterà su temi che spaziano dalla biologia, alla pianificazione faunistica-venatoria, agli aspetti legati alle armi, alla balistica ed ai cani. È importante sottolineare la valenza dei docenti con specifica e qualificata esperienza; tra di loro anche un medico veterinario le cui lezioni saranno in linea con il regolamento istituito dalla Regione Calabria per la salvaguardia dalla fauna ambientale.
“La caccia, e soprattutto questo tipo di caccia, deve essere fatta da persone competenti – ha esordito il presidente dell’ATC 1, Concetto Laganà – l’amministrazione provinciale si è mostrata molto sensibile verso il mondo venatorio: proprio su sollecitazione dell’assessore Gaetano Rao, abbiamo voluto istituire questi corsi, già iniziati nella zona tirrenica e consolidatisi a partire da domani a Reggio Calabria. Garantire la tutela della salute per chi va a caccia è uno degli obiettivi primari, ponendo l’attenzione sul fatto che la caccia al cinghiale è tra le più pericolose”.
Dei cacciatori più pronti e formati, dunque, per la prossima stagione di caccia al cinghiale (si ricordi che si può cacciare dal 1 ottobre al 31 dicembre).
“Nell’immaginario collettivo – ha aggiunto infine il presidente della Provincia, Giuseppe Raffa – i cacciatori rappresentano l’antitesi agli ambientalisti, ma così non è: le due esperienze, infatti, possono camminare in sinergia. Il particolare tipo di caccia di cui stiamo parlando quest’oggi può essere visto come una forma preventiva, considerando i danni che i cinghiali provocano al territorio. Il cacciatore, dunque, si cala in pieno nel progetto complessivo di ristabilire un equilibrio ambientale. Ovviamente, la caccia deve essere fatta in condizioni di massima sicurezza, ed è per questo che noi abbiamo investito tantissimo nel settore, anche in un momento storico difficoltoso come lo è stato quello del commissariamento. Migliorare il livello occupazionale – conclude Raffa – lavorare in sinergia, puntare sulla formazione, sono questi i tasselli che dovranno spingerci ad andare sempre avanti”.