Una crisi che si perpetua da troppo tempo quella della Sicilia, anche la Corte dei Conti “dà i numeri”
Pesano da un lato la forte incidenza delle spese correnti, soprattutto quelle per il personale che comunque sono il lieve regresso, e dall’altro le entrate ridotte. Per bilanciare i conti i comuni spesso tendono a sovrastimare le entrate con una mole anomala di residui passivi. Ma questo serve solo a dissimulare le esposizioni debitorie e a non intaccare la “ipertrofia delle spese correnti”. Altra anomalia è rappresentata dall’enorme massa di debiti fuori bilancio. I comuni sono in ginocchio e sei non hanno potuto evitare nel 2014 la dichiarazione del dissesto finanziario. La gravita’ della situazione è riportata dalla Corte alla “mancata adozione di adeguate misure di rientro di carattere strutturale”.