Una truffa per orchestrata ha fatto fuggire dalla Calabria una coppia romana che voleva trascorrere le ferie a Capo Vaticano
Ecco la storia della truffa raccontata a StrettoWeb dai coniugi romani:
Volevamo passare qualche settimana in Calabria, a gustare ed assaggiare le bellezze e i sapori di Capo Vaticano, e invece niente da fare. Dobbiamo ricominciare da zero, ma certamente cambieremo destinazione, e ci dispiace. Il primo agosto troviamo un annuncio su Subito.it di affitto appartamento last minute in località S.Maria di Ricadi (Vibo Valentia). Chiamiamo, parliamo con un signore disponibile con accento calabrese e prendiamo accordi. Trattandosi di sabato il signor Carlo (che dà un cognome anch’esso calabrese equivalente agli Esposito di Napoli o Rossi di Milano, ma non lo scriviamo per non offendere le persone oneste con quel nominativo) ci invita ad effettuare il versamento su una prepagata postale “perché per il bonifico bisognerà aspettare lunedì – ci suggerisce – e la casa potrebbe non essere più disponibile”. Mandiamo la caparra. Nei giorni successivi seguono altre telefonate e mail, per avere ulteriori dettagli e la bozza del contratto. Sembra tutto regolare. Il sign. Carlo dice che la casa si trova in via Fortino – che secondo lui non ha numero civico – e che fa parte di un complesso di sette villette che lui gestisce, ma che ci dobbiamo sentire il giorno prima di partire per darci un appuntamento preciso in modo che lui ci accompagni sul posto e ci consegni le chiavi. Un paio di giorni prima del viaggio ci accorgiamo che, con lo stesso numero di cellul