La società di via Dogali non rispetta i tempi previsti per il conferimento dell’immondizia: il conto, salatissimo, è un ulteriore balzello per l’erario di Palazzo Zanca
Il pesce inizia a puzzare dalla testa, afferma un noto proverbio. Chissà se questa frase è riecheggiata nelle stanze di Palazzo Zanca, quando gli esponenti della Giunta hanno scoperto che il difetto imputato alla cittadinanza – l’incapacità di capire entro quando si possono buttare i sacchetti d’immondizia nei cassonetti – è proprio anche di MessinAmbiente, la partecipata di riferimento nel settore. Sì, perché il conferimento dei rifiuti fuori orario nelle strutture della discarica sarebbe costato circa 400mila euro al Comune, il quale avrebbe indirizzato diffide formali alla società di via Dogali affinché operi secondo le prescrizioni previste. Una vicenda su cui il Consiglio dovrà fare chiarezza, anche perché il tema dei rifiuti – fra l’emergenza vissuta lungo il territorio cittadino ed il salasso previsto dalla Tasi – resta un argomento di scottante attualità.