La “movida” reggina vista e vissuta da cittadini e turisti: “anche quest’anno, le principali attività ludiche sono concentrate sul Lungomare Falcomatà”
Ormai siamo nel cuore dell’estate reggina, anche se, come detto da molti giovani, quest’anno la stagione è iniziata in ritardo, e l’estate a Reggio, si sa, prende avvio con l’apertura dei Lidi, che costituiscono lo sbocco principale per i ragazzi, e non solo.
Cambiano nome, si rinnovano nell’aspetto, ma i Lidi presenti sul Lungomare Falcomatà arricchiscono di anno in anno la movida reggina, proponendo serate a tema, o semplicemente un momento di relax e ritrovo rivolto a tutte le fasce di età.
Dai più piccoli ai più grandi, infatti, gli abitanti di Reggio Calabria amano passare le serate estive alla vista del bellissimo scorcio dello Stretto di Messina, a due passi dal mare. Dalla serata italiana a quella caraibica, dai concerti live alla musica da discoteca, dagli “apericena” ai “dopocena”, dalle sfilate alle fiere e a tutti gli eventi previsti sul Lungomare di Reggio Calabria, l’estate 2015 ha pienamente preso il via.
“A luglio c’è stato un calo di presenze – parole di un ragazzo di Reggio – ma penso che nel mese di agosto questo calo sarà colmato. Le maggiori attività ludiche si svolgono in Via Marina, dove le serate più in voga sono quelle caraibiche”.
Ed il successo di alcuni Lidi, in effetti, è garantito proprio da tali serate, dove scuole di ballo del settore, o semplicemente gli organizzatori dell’evento, danno luogo a dei veri e propri momenti di sfogo per gli amanti di questi movimenti. Un pienone, insomma, che si può notare anche rimanendo al di fuori dei Lidi stessi, passeggiando tranquillamente sul Lungomare, dove la sera è diventato addirittura difficile camminare, vista la folla di persone che frequenta abitualmente il posto: tutti spinti ad uscire di casa anche dalla calura estiva che specialmente nel mese di Luglio ha investito la città.
Un’offerta diversificata, almeno da quanto emerge da alcune testimonianze, che si rinnova anche quest’estate, mirata a soddisfare le esigenze di tutti: dai bar o dai piccoli chioschi situati nella parte bassa della Via Marina, dove i più “tranquilli” possono accomodarsi e gustarsi un drink con sottofondo musicale, alla possibilità di sedersi in riva in mare su delle sedie “offerte” dai chioschi stessi. E ancora: gli amanti del divertimento più sfrenato possono godersi le serate di discoteca. Serate a pagamento e serate cosiddette “free”, a cui poter accedere gratis.
Dal ludico al culturale; Reggio Calabria, custode di “tesori” inestimabili si concede a pieno ai suoi abitanti: aperture straordinarie del Museo al pubblico che vuole visitare i Bronzi di Riace, eventi e fiere che puntano ad esaltare anche il settore del commercio e del turismo.
“Reggio quest’anno ci ha piacevolmente sorpresi – è la testimonianza di alcuni villeggianti che già conoscevano la città – c’è più movimento, più possibilità di divertirsi”.
E se per i reggini, che ogni anno, ogni giorno, vivono la loro città, di novità ce ne sono ben poche, emerge un’impressione del tutto diversa da parte di chi a Reggio ci sosta temporaneamente.
Tra turisti e non, però, una cosa risalta all’occhio: è nel centro storico che si concentra un po’ tutta la “movida”: un centro, una Via Marina, dove purtroppo in molti rinunciano a passare delle vere e proprie giornate di mare.
Si ritorna a parlare, in merito a quest’ultimo aspetto, di un tasto dolente: il mare. “Per potersi godere veramente la spiaggia – spiega una giovane di Reggio – non si può rimanere in città. Le principali feste diurne vengono organizzate fuori Reggio, dove si può tranquillamente fare il bagno e ballare a ritmo di musica, anche se, anche quest’anno, l’acqua si sporca facilmente”.
Stiamo parlando, dunque, di una “movida” non solo notturna, ma anche diurna, in cui sono coinvolti soprattutto i giovanissimi: tra feste sulla spiaggia, aperitivi al tramonto, i ragazzi amano spostarsi da Reggio, dove lamentano una triste realtà dei fatti: il mare rimane poco fruibile a causa di un compatto inquinamento. Vale la stessa cosa, però, per molte altre zone, sia del versante ionico che di quello tirrenico. Nulla di nuovo, dunque, agli occhi degli abitanti di Reggio Calabria; stando alle testimonianze di alcuni turisti che ritornano abitualmente nella nostra città, invece, qualcosa pare si stia smuovendo.