Il sindacato di viale Europa contesta le scelte presentate: “il taglio di spesa rischia di non coprire i costi del personale”. Così la Cisl di Messina lancia l’allarme sul rischio interruzione di servizio pubblico
“La dotazione organica proposta – dichiarano i segretari generali di Cisl FP, Calogero Emanuele, e Cisl Medici, Gianplacido De Luca, a margine dell’incontro – non risponde a quelle che sono le indicazioni delle linee guida e soprattutto il rispetto dei parametri di calcolo della forza lavoro e le proporzioni tra personale medico, tecnico infermieristico e amministrativo. Rispetto ai servizi previsti sul territorio e nei vari presidi ospedalieri non c’è proporzione né rapporto equilibrato“.
La nuova dotazione organica prevede:
- dirigenza medica 28% con 1374 unità;
- infermieri e tecnici 44% 2198 unità;
- Amministrativi 29% 1425 unità.
Registrando l’anomala assenza di capi sala in diversi distretti e ribadendo l’importanza di mantenere in vita l’ufficio prevenzione e controllo del territorio, Emanuele e De Luca proseguono nel loro ragionamento: “I previsti 792 posti ed i servizi territoriali distrettuali impongono una seria valutazione e soprattutto la previsione delle figure professionali funzionali ai servizi da erogare. Questo dimostra che la dotazione organica proposta è una fotografia dell’attuale, ma penalizzando alcuni territori ed alcuni servizi a vantaggio di altri. La legge e le linee e guida – precisano ancora i due – vogliono una implementazione dei servizi territoriali e non può essere condivisa la scelta di implementazione di posti di amministrativi: dirigenti avvocati, dirigenti indistinti, uffici di staff e di direzione“.
“Temiamo – concludono i sindacalisti – che il taglio del tetto di spesa non riuscirà a coprire la spesa di personale necessario per i servizi che obbligatoriamente devono essere garantiti e quindi con il serio rischio di assistere ad interruzione di pubblici servizi. Bisogna fare una programmazione del fabbisogno triennale, pensionamenti e riconversioni verso settori carenti e quindi infermieri e professioni”.
Il direttore, come richiesto anche dal sindacato, si è impegnato a convocare dei tavoli tecnici per presentare proposte ed osservazioni finalizzate ad un migliore assetto organizzativo dell’azienda.