Messina, ancora liquami sul lungomare di San Saba

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Il consigliere circoscrizionale Mario Biancuzzo chiede un intervento risolutivo delle istituzioni. “Inquinare il mare è un reato”, spiega amaramente guardando il degrado lungo il litorale di San Saba

Ormai è una costante: il lungomare di San Saba viene ciclicamente sommerso dai liquami. I tombini, infatti, riversano il proprio contenuto direttamente sulla spiaggia, con tutto ciò che ne consegue in termini di salute pubblica per i bagnanti. L’olezzo acre è spesso penetrante: una situazione che si protrae dall’inizio di luglio e nei confronti della quale vengono avviati soltanto degli interventi sanatori di tipo occasionale. A sollecitare ancora una volta l’attenzione delle istituzioni è il consigliere circoscrizionale Mario Biancuzzo, indignato dagli effluvi nauseabondi che in molteplici punti devastano la bellezza del territorio. Biancuzzo chiede a Palazzo Zanca di spiegare come mai “un fiore all’occhiello della riviera nord” sia abbandonato al degrado: “Ma le pompe di sollevamento del depuratore funzionano? Oppure sono staccate? Inquinare il mare è un reato. Dovremmo favorire il turismo ma così perdiamo tutto” è l’amaro commento del consigliere di quartiere.

[foto di repertorio]

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