L’ex assessore, che aveva ventilato le proprie dimissioni, si è detto soddisfatto dopo i chiarimenti in Giunta e ha espresso la volontà di restare in cabina di regia. Il sindaco Accorinti adesso dovrà decidere come risolvere il caso Mantineo: a lui spetta l’ultima parola
Maria Teresa Collica? Gaetano Giunta? Macché. Il dopo Mantineo si chiama…Nino Mantineo. La situazione surreale che si è venuta a creare in seno alla Giunta ha portato il responsabile dei servizi sociali a ritirare le proprie dimissioni dopo il chiarimento avvenuto a Palazzo Zanca. I vertici di queste ore sono quindi serviti non già a stabilire il futuro assetto della squadra di Governo, ma per scandagliare le competenze e le scadenze del Dipartimento interessato. Un giro di valzer dal sapore amaro, che confonde ancora di più la cittadinanza spiazzata da una mossa strumentale, concepita per essere funzionale ad un regolamento di conti interno. L’urgenza di rivedere il capitolo dei fondi Pac e la mezza reprimenda al dott. Bruno sono bastate a Mantineo, che ha ribadito così la propria rinnovata fiducia nel cambiamento dal basso della città. Se Accorinti farà rientrare il caso o riterrà necessario trovare una nuova leadership, meno propensa alle esternazioni in pubblico dei propri mal di pancia, questo ancora non è dato saperlo.
Frattanto il batti e ribatti di queste ore è stato notato con incredulità da alcuni esponenti del consesso civico. Fra questi, in particolare, Nino Carreri ha voluto esprimere a nome del Pdr la perplessità che sono circolate nei corridoi del Comune per il “pesce d’agosto” del responsabile del welfare cittadino. Da qui l’invito al sindaco affinché sia fatta chiarezza, perché Messina non diventi “la città del caos amministrativo“.