Stamane i Carabinieri hanno smascherato un sostanzioso traffico di stupefacenti: la droga da Palermo inondava la riviera tirrenica del messinese, portando cospicui margini di guadagno. L’inchiesta, partita nel 2011, è stata coordinata dal sostituto Casabona
Le misure cautelari personali sono scaturite a conclusione di una complessa ed articolata attività investigativa iniziata nei primi mesi del 2011, svolta dalla dipendente Stazione Carabinieri di Capo d’Orlando e coordinata dal Sostituto Procuratore Dott.ssa Rosanna Casabona. L’indagine è stata supportata oltretutto da intercettazioni ambientali e telefoniche attraverso le quali sono state stigmatizzate le condotte delittuose in capo agli indagati. In particolare, si sono palesati i meccanismi del traffico dello stupefacente approvvigionato da fornitori localizzati nella zona del palermitano e che raggiungeva le piazze di spaccio locali attraverso il tortoriciano Salvatore Conti Taguali, detto “u professuri”, che forniva i referenti.
Nel quadro investigativo veniva altresì rilevata la particolare operosità dei principali indagati, alcuni dei quali rivestono il duplice ruolo di assuntore e spacciatore, sostentando ed alimentando l’attività di spaccio. Si è potuto portare alla luce un quadro probatorio preoccupante nel quale risultano attori protagonisti vari giovani, tra cui anche dei minori all’epoca dei fatti. Il nome dell’operazione trae spunto da un film inglese di alcuni anni fa in cui la protagonista, a causa di un deficit finanziario in cui si viene a trovare, decide di avviare una coltivazione di piante di marijuana per poterla rivendere nel mercato di Londra e pagare i debiti. Avendo successo in tali affari, la stessa decide di scrivere un romanzo, intitolato appunto “Fumo di Londra” in cui parla di una storia molto simile a quella capitatale.
Dall’attività di indagine è inoltre emerso che tutti gli “attori” rivestono la duplice figura di spacciatore – assuntore; traggono dall’illecita attività di spaccio una vera e propria . per alcuni unica, fonte di sostentamento; alcuni di loro sono ritenuti soggetti “navigati ed esperti” in materia di spaccio di sostanze stupefacenti. Nell’mito dell’indagine, in un’occasione, si è anche proceduto ad un arresto in flagranza di due degli indagati con relativo sequestro di sostanza stupefacente.
Nelle trame investigative, oltre agli arrestati, compaiono anche altri indagati, i quali hanno ricevuto la misura cautelare dell’obbligo di dimora o dell’obbligo di presentazione alla P.G..
Le misure restrittive agli arresti domiciliari sono state emesse nei confronti di:
CONTI TAGUALI Salvatore di Tortorici (ME), 60 enne, pregiudicato e CONTI TAGUALE Salvatore, di Caprileone, 38 enne pregiudicato.
Inoltre, sono state emesse tre misure cautelari dell’obbligo di dimora e undici dell’obbligo di presentazione alla P.G..Si tratta di B.B., 50 enne di San Fratello, N.B., 32 enne di Torrenova, N.C., 31 enne di S. Angelo di Brolo, che sono stati raggiunti dalla misura cautelare dell’obbligo di dimora; G. C., 26 enne di Capo d’Orlando, E.C., 22 enne di Capo d’Orlando, P.B., 28 enne di Brolo, M. D., 23 enne di Capo d’Orlando, A.G., 27 enne di Capo d’Orlando, F.B., 28 enne di Capo d’Orlando, L.L., 23 enne di Capo d’Orlando, A.L., 33 enne di Capo d’Orlando, C.M., 27 enne di Capo d’Orlando, V.M., 29 enne di S. Angelo di Brolo, S.S., 40 enne di Capo d’Orlando, che sono stati invece raggiunti dalla misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Guidiziaria.