Messina, Teatro Vittorio Emanuele: la Cisl pronta a sfilare davanti al Giudice del Lavoro

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Il sindacato denuncia l’assenza di atti di organizzazione e definizione della struttura amministrativa

teatro vittorio emanuele«Il Sovrintendente deve procedere con immediatezza a definire gli strumenti di organizzazione della struttura amministrativa, sulla base delle indicazioni date dall’Assessorato Regionale nel rispetto delle corrette relazioni sindacali che sino ad oggi sono state totalmente disattese». È netta la presa di posizione della Cisl Funzione Pubblica attraverso il suo segretario generale, Calogero Emanuele, sulla mancata definizione della struttura amministrativa dell’Ente. «Il tempo è scaduto,  da oltre un anno invochiamo il confronto necessario ed obbligatorio – sostiene Emanuele – Non è possibile dover assistere ad assunzioni di atti e decisioni inerenti l’organizzazione del lavoro e incarichi di responsabilità ai vari dipendenti bypassando il confronto sindacale e, addirittura, senza avere la prevista informazione degli atti adottati».

Per la Cisl Funzione Pubblica la mancanza del regolamento di organizzazione, la definizione della nuova dotazione organica, l’attivazione delle procedure di reinquadramento del personale, rappresentano una situazione precaria non più accettabile.

«Più volte abbiamo sollecitato la convocazione della delegazione per definire anche i fondi relativi ai compensi legate alle attività straordinarie, responsabilità varie ed indennità spettanti ai lavoratori legate al raggiungimento degli obiettivi, sapendo che per le attività teatrali vengono richieste prestazioni al di fuori degli orari di lavoro, senza avere la certezza di poter aver riconosciuti i compensi dovuti – ricorda Emanuele – avevamo chiesto la definizione di un cronoprogramma per portare a soluzioni tutte le questioni pendenti partendo dalla delibera del Presidente della Regione relativa all’approvazione delle tabelle di equiparazione tra il vecchio e il nuovo contratto, considerato che i dipendenti hanno assicurato attività riconducibili a profili professionali superiori e che molti di loro hanno ottenuto dal giudice il riconoscimento allo svolgimento di tali mansioni che oggi giustificherebbero pienamente il reinquadramento nel rispetto delle direttive regionali».

Pur nella consapevolezza che si è nel clou della stagione teatrale, il sindacato sottolinea come il mancato avvio della pianificazione dei percorsi rischia di creare danni ai lavoratori ma anche all’Ente perchè «ogni determinazione assunta dai vertici del Teatro può essere inficiata se non supportata da atti probatori che ne giustificano i vari interventi e la stessa adozione di atti che in alcuni casi vengono adottati da personale non avente la professionalità richiesta».

La Cisl Fp si aspetta che il Sovrintendente dia luogo alle necessarie e dovute convocazioni delle Organizzazioni Sindacali entro la prima decade del mese di settembre: «Ulteriori ritardi – conclude Emanuele – ci indurranno a rivolgersi al giudice competente per accertarne le eventuali responsabilità in capo all’Ente soprattutto in materia di relazioni sindacali, sinora totalmente disattese».

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