Reggina, Foti al Granillo per firmare il verbale: adesso lo stadio è nelle mani del Comune. Nessun incontro per il Sant’Agata

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Reggina, stamattina Lillo Foti è stato allo stadio Granillo per un incontro con i burocrati del Comune: ha firmato il verbale che revoca la concessione al club, da oggi lo stadio Granillo è nuovamente nelle mani del Comune

stadio granillo (2)Lo stadio Granillo torna al 100% nelle mani del Comune di Reggio Calabria: stamattina il Presidente della Reggina Calcio Lillo Foti ha partecipato allo stadio ad un breve incontro formale con gli addetti comunali e ha firmato il verbale che revoca la concessione al club che dopo la mancata iscrizione in Lega Pro non ha più l’esigenza di utilizzare l’impianto cittadino. E’ bene precisare che fino ad oggi il Granillo era in concessione esclusiva alla Reggina Calcio, che comunque aveva già consegnato le chiavi al Comune e alla nuova società, l’ASD Reggio Calabria, destinata a dare un seguito all’ultracentenaria storia amaranto.

stadio granillo regginaLa nuova Reggina, infatti, si sta già allenando da una settimana al Granillo in modo completamente gratuito, proprio grazie alla sinergia tra il Comune, la Reggina Calcio e la nuova società. Adesso il Comune dovrà valutare i termini di una nuova concessione che verrà formalizzata nelle prossime settimane, ovviamente stavolta con l’ASD Reggio Calabria. Il Presidente stamattina allo stadio con il busto che è costretto a tenere ancora a lungo dopo i problemi alla schiena di giugno, ha avuto modo di incontrare e abbracciare tanti vecchi compagni di avventura in modo molto sereno e cordiale. Dopotutto la nuova società è guidata da quel gruppo di imprenditori e professionisti che con grande impegno e sacrificio stavano provando a rilevare la Reggina Calcio salvando il suo patrimonio e la sua categoria.

reggina sant'agata 001Ancora nessun incontro ufficiale, invece, tra Lillo Foti e la nuova dirigenza societaria per l’utilizzo del Centro Sportivo Sant’Agata, che è un bene di proprietà privata dell’azienda presieduta appunto da Foti. Lo storico patron della Reggina per 29 anni, dal 1986 al 2015, ha già dato la sua disponibilità ad offrire alla nuova società una parte del centro sportivo per spogliatoi, campi e palestre. Ma adesso la squadra partirà per il ritiro e se ne parlerà per fine mese.

logoregginaBisogna anche sottolineare, rispetto alle voci assolutamente fantasiose e inverosimili che si rincorrono in città, come la Reggina Calcio di Lillo Foti non abbia alcuna intenzione di costruire una squadra (!!), iscriverla in qualsiasi campionato (!!) o portare avanti chissà quale altro percorso sportivo parallelo. La Reggina Calcio non s’è iscritta alla Lega Pro e adesso sarà impegnata in Tribunale per evitare il fallimento, ma a prescindere dal destino burocratico e amministrativo di quella che è un’azienda come tante altre, non parteciperà ad alcun campionato e dopo lo svincolo di tutti i calciatori da parte della FIGC, ha perso anche l’affiliazione alla Federazione e il suo numero di matricola, che saranno formalmente revocati dal Presidente Federale come da prassi entro 6 mesi dalla mancata iscrizione. La nuova società non può chiamarsi “Reggina” per questo breve lasso di tempo, soltanto perché la Reggina è una delle realtà calcistiche italiane che non ha il nome della città (Juventus, Sampdoria, Lazio, Milan, Inter, Atalanta, Udinese, Fiorentina, Salernitana, Reggiana, Juve Stabia, Triestina, Viterbese ecc. ecc.) e quindi presso la Federazione non possono essere contemporaneamente affiliati due nomi uguali che non siano squadre che hanno il nome della città.

Reggina logo Reggio CalabriaL’ASD Reggio Calabria, regolarmente iscritta alla prossima serie D, ha già ereditato il titolo sportivo della Reggina e – con l’inserimento in soprannumero al prossimo campionato – ha anche ereditato ufficialmente la gloriosa storia amaranto dal 1914 ad oggi con tutte le sue vittorie e le sue sconfitte. Per denominazione, logo e colori sociali bisognerà attendere qualche altro mese, ma di Reggina ce n’è solo e soltanto una, momentaneamente si chiama “Reggio Calabria”, ma presto tornerà a chiamarsi Reggina. E’ quella di Mimmo Praticò, quella di Ciccio Cozza e dei calciatori che si stanno allenando al Granillo in vista della prossima serie D. E’ quella che ha già lanciato la campagna abbonamenti e che per fare bene ha bisogno dell’aiuto della gente, l’ha chiesto con prezzi ultra-popolari, non rispondere “presente” da parte della città sarebbe un delitto autolesionistico.

messina-reggina-0-1-30-maggio-33A prescindere da giudizi, critiche, considerazioni di ogni tipo, a prescindere dal rammarico di quello che poteva essere ma non è stato, a prescindere dalla rabbia di osservare il “saccheggio” da parte delle big del calcio italiano di decine di giovani talenti cresciuti nel vivaio della Reggina (preparatevi perché almeno per altri 10-15 anni sia in serie A che in serie B alcuni tra i principali protagonisti saranno “figli del Sant’Agata”), a prescindere dalle dichiarazioni più che condivisibili di alcuni gradi ex come Belardi, Aronica e Ungaro, eroi del trionfale spareggio playout contro il Messina, o anche di Massimo Mariotto, adesso la Reggina è in serie D, si chiama momentaneamente “Reggio Calabria” per motivi squisitamente burocratici, così come la Fiorentina nel 2002 s’è chiamata per un anno Florentia Viola, così come la Salernitana nel 2011 s’è chiamata per un anno Salerno Calcio, e merita tutto l’affetto, il sostegno e il supporto della sua gente. Per ritornare subito tra i professionisti.

messina reggina 0-1 30 maggio (9)Forse questa Reggina per un anno non potrà neanche vestire un completo che abbia come principale colore l’amaranto, ma è soltanto un piccolo handicap simbolico di pochissimo tempo. Che problema c’è? Anche il 30 maggio a Messina la squadra era vestita di bianco. E ha regalato ai suoi tifosi una delle emozioni più gratificanti della storia. Anche il 13 giugno 1999, giorno della prima storica promozione in serie A, la Reggina giocava con la maglia bianca a Torino. E’ forse questo il problema? L’importante è superare questo momento tutti insieme, nel modo migliore possibile, a suol di vittorie e di gol.

reggina messina (1)Dopotutto si chiama “Reggio Calabria”, non “Hinterreggina”, “Regginese”, “Juve Calabria” o altre stramberie. E’ sempre la Reggina, e continueremo a chiamarla ogni giorno Reggina a prescindere da ogni formalità. Porta il nome della città. E’ la Reggina, quella squadra che i tifosi hanno sempre incitato urlando “noi siamo Reggio Calabria“. Alla città adesso il compito di dimostrare che anche in serie D questo è un amore che non muore mai, per dimostrare che “non sarai mai sola“, per dimostrare che “questa è la curva più bella del mondo“, per dimostrare che “non c’è donna che possa competere, che non c’è stella che brilla più di te, perché mi basta sapere che è domenica e che ritorno di nuovo da te“.

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