In questi giorni sono sotto gli occhi di tutti i lavori in atto a Piazza Italia, centralissimo sito di Reggio Calabria. Stamane, presso Palazzo San Giorgio, si è svolta una conferenza stampa per illustrare l’intero iter del progetto
Rimarcare la storia della città, far risaltare le sue bellezze artistiche, importare novità al passo con i tempi: sono queste le linee guida seguite nel progetto di sistemazione della centralissima Piazza Italia di Reggio Calabria, soggetta a lavori di pavimentazione e ad interventi di restauro conservativo dei reperti archeologici.
Un progetto, come trasmesso stamane in conferenza stampa, che nasce con un’amministrazione Falcomatà e vuole vedere la fine con quella attuale.
Piazza Vittorio Emanuele II, più comunemente chiamata Piazza Italia, ha conosciuto un iter, nella sua ristrutturazione, alquanto lungo e complesso, fino ad arrivare ad oggi.
“I fondi comunitari finanziano i progetti che apportano un contributo rilevante al territorio”, così stamane a Palazzo San Giorgio la responsabile comunale degli interventi, l’architetto Daniela Neri, che ha continuato: “finalmente , dopo un lungo iter, si ha avuto accesso al finanziamento comunitario”.
800mila euro derivanti, per l’appunto, dai Fondi Comunitari facenti parte della programmazione 2007-2013, che aiuteranno a ridefinire il “volto” della Piazza.
La strategia progettuale, come si è trasmesso, segue un preciso percorso: innanzitutto, ci si vuole concentrare sull’importanza della centralità di Piazza Italia, di indiscutibile valore storico.
Per continuare, tre sono le parole d’ordine a cui si sta facendo riferimento: “La conoscenza – afferma l’architetto Neri – Sulla base di questo, prima di arrivare alla progettazione definitiva, abbiamo fatto una lunga ricerca storica al fine di documentarci e conoscere al meglio tutti i cambiamenti della piazza nel corso degli anni. La conservazione, poi, è l’altra parola d’ordine, e si rifà ad una conservazione di questa memoria storica di Piazza Italia. Infine, ma non per ultimo – prosegue Daniela Neri – si vuole rendere fruibile e valorizzare il luogo che si sta restaurando, in modo da restituire in maniera dignitosa la Piazza a Reggio”.
Ed è proprio la volontà di conservare tutti gli elementi storicizzanti presenti nella piazza, che ha spinto i progettisti a concentrarsi all’interno del perimetro della stessa, che è è costituito da un basolato storico; verranno conservate le aiuole, sarà utilizzata una pietra locale per mantenere una continuità con il materiale dei marciapiedi del Corso Garibaldi, considerando sempre una certa difficoltà progettuale: “ci troviamo di fronte – sempre parole dell’architetto Daniela Neri – ad una piazza nuova con degli elementi progettuali di impatto: volevamo fare qualcosa di lineare e continuo con il contesto e con la memoria storica del sito”.
Come appare ovvio, con l’intervento, i cui lavori sono stati appaltati dalla ditta Pan, si consoliderà anche il restauro del sito archeologico ipogeo di Piazza Italia; in fase progettuale, inoltre, è stato previsto l’inserimento di pannelli divulgativi in modo da rendere fruibile, anche in questo caso, tutte le scoperte archeologiche presenti sul sito, con la loro storia correlata.
Dei lavori, come comunicato stamane, che si spera possano rispettare i tempi previsti: 180 giorni, stimati, per ammirare la nuova Piazza Italia.
E anche di nuovo, infatti, si è parlato; non per niente, l’architetto Cappuccio, progettista e direttore dei lavori, ha illustrato una serie di interventi da mettere in atto: innanzitutto, riparare alcuni danneggiamenti presenti, nonché rifare totalmente l’impianto di illuminazione, con un sistema specifico per le alberature e le aree verdi, dei segna passo a pavimento, ed un ulteriore sistema specifico che andrà ad illuminare la Statua, emblema della Piazza.
“La pavimentazione – evidenzia l’architetto Cappuccio – non sarà differente dal contesto per quanto riguarda il colore o il materiale. Quasi tutte le zone verdi saranno mantenute, come anche gli accessi esistenti, tra cui quelli per i disabili”.
Un intervento, si ribadisce, che andrà a completare quella che è la storia di Piazza Italia, una storia che non può prescindere dai suoi “tesori” archeologici: “Stando allo stato di fatto, si renderà fruibile ed esplicativo il sito – dichiara la dottoressa Rossella Agostino, archeologa per la Soprintendenza archeologica Calabria – si deve sempre considerare, però, il problema del restauro delle murature, risalenti all’età bizantina e normanna, che presentano alcuni cedimenti legati anche e probabilmente ad eventi sismici dell’antichità. È arrivato il momento di rendere il sito sempre più interessante e fruibile anche dal punto di vista estetico, basandosi sempre sulla sicurezza da mantenere ed assicurare. Stiamo provando ad utilizzare a Reggio – chiosa la dottoressa Agostino – una tipologia di materiale che già si usa in altri siti archeologici. Facendo riferimento ai fondi a disposizione, inoltre, è prevista una pubblicazione scientifica sul sito archeologico destinata all’illustrazione di quanto fatto e di quanto c’è, oltre a dimostrare a cosa sono serviti gli stessi fondi europei”.
“Un bel lavoro di squadra”, è la considerazione emersa dalle parole dell’assessore ai Lavori Pubblici, Angela Marcianò, richiamata anche nell’intervento del primo cittadino di Reggio, Giuseppe Falcomatà: “il nostro Comune – ha detto – ha delle risorse e delle professionalità importanti. Ci teniamo ad avere un confronto ed un buon dialogo con tutte le istituzioni, e, come in questo caso, con la Soprintendenza. L’iter di Piazza Italia – rimarca il sindaco – inizia con la prima amministrazione Falcomatà e finisce con questa. Dopo qualche inciampo negli anni, la piazza tornerà a svolgere il ruolo di piazza. Abbiamo rispettato tutte le prescrizioni date – ci tiene a dire Falcomatà – ponendo una particolare attenzione, come nel caso del Corso Garibaldi, sul recupero dell’antico basolato lavico. In questi giorni, siamo alle prese con varie scadenze, che rispetteremo senza farci prendere dall’ansia di portare ‘a casa’ successi, ma soprattutto lo faremo in maniera trasparente”.
La chiusura del bilancio è tra queste importanti ed imminenti scadenze, in riferimento al quale Falcomatà afferma che “deve corrispondere a criteri di veridicità”.
Chiudere le pendenze sul decreto Reggio è un altro appuntamento di rilevante interesse per la città, per il quale è previsto un incontro a Roma in settimana.
“Dobbiamo fare definitivamente un masterplan di quello che sarà la città da qui ai prossimi anni – prosegue Giuseppe Falcomatà – le cose da fare, ma anche quelle fatte, sono tante”.
E per “cose fatte” il sindaco si riferisce al recupero della Fontana di Tre Aie a Gambarie, a quella di Piazza De Nava, al rifacimento del circuito urbano archeologico.
“Anche sul profilo del lavoro, questa amministrazione va avanti: lunedì sono partiti i tirocini dei lavoratori della ex Multiservizi e domani – notizia importantissima trasmessa da Falcomatà – verranno istituite le Società in House”.
Nulla di nuovo sulla vicenda del “Miramare”, che come si saputo sarà trattata in un altro incontro apposito.