Expo 2015, i grandi agrumi del territorio calabrese chiudono la Settimana del Protagonismo

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Ancora puntata sui prodotti agroalimentari, la giornata conclusiva della Settimana del Protagonismo che ha richiamato la Calabria come “cuore del Mediterraneo”, volendo anche raccontare al pubblico di Expo  dell’”Albero Sacro”, il cedro, frutto dal valore simbolico importante per la Comunità Ebraica,  presentando l’antichissima storia della ricerca del cedro perfetto, che ogni anno si ripete, nelle cedriere della costa nord-tirrenica della Calabria, per la festa del Sukkot. Una festa, quella “delle capanne”, che cade proprio in questo periodo dell’anno e che è stata riproposta nell’appuntamento della Regione Calabria con una rappresentazione di grande suggestione. A partecipare il senso profondo di un rituale straordinario  e spiegarne le modalità, in un incontro nel Padiglione del Corriere della Sera, il Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Milano Alfonso Arbib, il Rabbino Moshe Lazar e i copresidenti della Comunità Ebraica di Milano Milo Hasbani e Raffaele Besso. Altro racconto intorno a  questo frutto così particolare è stato affidato ai coltivatori ed agli studiosi, con il giornalista e scrittore Enrico Esposito, il presidente dell’Accademia Internazionale del Cedro, Franco Galiano, il presidente del Consorzio del Cedro di Calabria, Angelo Adduci, presente il sindaco di Santa Maria del Cedro Ugo Vetere. Ospiti graditi, i giovani componenti del gruppo di musica klezmer “Est, est, est”. Trionfo dei grandi agrumi calabresi, quindi, in un’apprezzatissima degustazione, allestita da studenti e tutor degli Istituti Alberghieri della Calabria insieme al Consorzio del Cedro all’Accademia del Bergamotto con la collaborazione dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (Arsac), delle aziende agroalimentari di eccellenza e dei Consorzi di tutela e produzione dell’agroalimentare e del vitivinicolo. Ultimo appuntamento, a chiusura della Settimana del Protagonismo, il meeting su “Modelli alimentari e cooperazione internazionale” che ha visto Regione Calabria, Università della Calabria e Conferenza dei Rettori dell’Università Italiane, al centro di un coinvolgente viaggio socio-antropologico, creativo e linguistico nei modelli alimentari ed enogastronomici del Mediterraneo. Per dialogare su identità, e(t)nogastronomia, politiche alimentari cooperative, l’Ambasciatore del Marocco in Italia,  S.E. Hassan Abouyoub,  Shai Tagner,  giovane e affermato regista israeliano e Raffaele Longo, Manager dell’Unità Cooperazione e Sviluppo dell’Università della Calabria.

La coinvolgente discussione ha aperto,da un lato,  nuove prospettive alla capitalizzazione della biodiversità  tentando di disegnare le coordinate postmoderne di una dieta transmediterranea, mentre, dall’altro, ha stimolato nuovi angoli di lettura per l’inestinguibile rapporto che lega le politiche dell’accoglienza e dell’”erranza”, (mai così attuale) alimentare. Una stimolante e partecipata discussione sulle tessere di un inedito mosaico in cui il dialogo interculturale,  le tradizioni culinarie identitarie,  i patrimoni di saperi secolari legati all’alimentazione sono destinati a diventare le rinnovate parole di una vera e propria filologia del cibo. Presenti per tutti gli eventi della giornata il Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari della Regione Carmelo Salvino,il Dirigente del Settore Promozione e Valorizzazione delle Filiere Produttive Agricole e Agroalimentari della Regione Calabria Giacomo Giovinazzo, il referente per Expo del Presidente della Regione Giovanni Soda. A far calare il sipario sui sei giorni che hanno fatto della Calabria la regione protagonista dell’Esposizione Universale di Milano, “Panza, crianza e ricordanza” , un reading tratto da La Divina Commedia, Finale di Partita di S. Beckett e “Panza Crianza e Ricordanza” poemetto originale del regista Giancarlo Cauteruccio, uno dei  registi più innovativi del teatro contemporaneo italiano.

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