Messina, Accorinti difende Ialacqua e tenta la riconciliazione col Consiglio

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Il sindaco, in un appassionato intervento, ha tirato le fila dopo le polemiche delle scorse settimane, facendo appello alla necessità di lavorare insieme per il bene della città

Un appello accorato alle forze politiche per riportare il clima sereno a Palazzo Zanca e badare alle criticità di cui la città soffre: così Renato Accorinti ha dribblato la richiesta di dimissioni pendente sulla testa dell’assessore Ialacqua, reo di aver partecipato alla manifestazione delle forze antagoniste che si erano rese protagoniste dei disordini a piazza Pugliatti. Da quell’alterco è venuta fuori una condanna per due esponenti del Collettivo Pinelli e l’annesso scontro istituzionale fra civico consesso e Giunta.

Ribadendo la solidarietà al suo protetto, Accorinti non ha compiuto il proverbiale passo indietro, spiegando che la conoscenza della ragazza fermata – Irene Romeo – non ha pregiudicato affatto la sua valutazione degli eventi. La Giunta, con la partecipazione di Ialacqua, voleva stigmatizzare la criminalizzazione dei disagi e della povertà perpetrata da alcune forze politiche.

Obiezioni, queste, che non hanno fatto breccia nel cuore del Consiglio. Piero Adamo, protagonista della vicenda, ha manifestato il proprio disagio per i toni qualunquisti usati dal primo cittadino, che avrebbe mistificato la realtà parlando di Tso e problemi sanitari ed evitando così di garantire il rispetto della legalità e l’efficienza dei servizi sociali. La presenza di un esponente della Giunta ad una manifestazione di solidarietà nei confronti di persone indagate resta, per il consigliere di SìAmo Messina, un atto d’inaudita gravità, che molto rivela sull’indole dell’Amministrazione. Osservazioni condivise da Giuseppe Santalco, che ha confermato la richiesta di dimissioni per l’assessore all’Ambiente. Più critica Donatella Sindoni, che risalendo alla natura del problema ha ricordato i deficit politici dell’Amministrazione e le lamentele dell’Unione degli Inquilini: dietro il “tendagate” c’è tutto questo e la Giunta non avrebbe diritto di agire con una semplice scrollatina di spalle.

Accorinti, nel corso del suo intervento, ha anche rivendicato la propria libertà di non indossare giacca e cravatta, utilizzando una battuta di spirito: “Quando il Papa è andato in Parlamento nessuno gli ha detto di mettere quei capi“. E sui rifiuti il primo cittadino ha rammentato da un lato la  rivoluzione in corso, con la definizione della nuova Multiservizi, dall’altro le difficoltà ereditate a causa di anni di mala-gestione del problema. La MessinAmbiente delle vecchie Amministrazioni “era come una macchina senza motore“, ha precisato il sindaco, e dopo aver toccato il fondo si è deciso d’intervenire con un progetto di rilancio che ha bisogno di tempo per decollare. “Non possiamo uscire in un secondo da una situazione così grave” ha concluso Accorinti.

Anche su questi spunti le critiche non sono mancate, con Antonella Russo che ha contestato la pedagogia a buon mercato di una Giunta in balia dei sociologi. Ricordando i costi della gestione Ciacci, e dei consulenti da essa messi in campo salvo poi defilarsi, la consigliera ha constatato il fallimento delle operazioni varate dalla squadra di governo. Paolo David, invece, ha rimarcato un punto, ossia la piena coscienza delle criticità che come candidato sindaco Accorinti vantava in campagna elettorale: se le difficoltà che si sarebbero trovate erano già note, non si capisce – a giudizio dell’esponente civico – il continuo ritardo nell’attuazione della famigerata rivoluzione dall’emergenza all’eccellenza. Qualcosa, ad avviso dell’esponente del Pd, non è andato per il verso giusto: meglio sarebbe ammetterlo e liquidare così Ialacqua, per incompetenza oltreché per ragioni istituzionali.

L’unico ramoscello d’ulivo è arrivato, da Accorinti, sulla precedente esortazione al Consiglio a sfiduciare l’Amministrazione qualora essa fosse davvero ritenuta incompetente. “Vi chiedo scusa se avete letto una sfida nelle mie dichiarazioni, vorrei si abbassassero i toni. In ogni famiglia ci sono delle liti ma poi tutto si risolve e si continua a lavorare” ha concluso il primo cittadino.

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