Polizia di Stato e Guardia di Finanza hanno effettuato indagini approfondite per risalire all’identità dei trafficanti di uomini che hanno guidato l’ultimo carico di disperati nelle acque di Messina
Hanno raccontato di aver viaggiato per sette giorni in mare prima di essere soccorsi. Partiti da diverse spiagge dell’Egitto, sono stati trasferiti sul barcone solo dopo essere passati da un’imbarcazione all’altra, via via più grande, che potesse contenerli tutti. Privi di documenti o effetti personali, senza più nulla ormai, costretti da scafisti violenti a bere acqua salmastra, hanno rischiato tutto pur di raggiungere l’Europa e fuggire da situazioni disperate.
Le loro testimonianze, anche stavolta, hanno consentito ai poliziotti della Squadra Mobile ed i militari della Guardia di Finanza ad individuare i 7 scafisti, tutti egiziani, che pilotavano il peschereccio sul quale sono stati tratti in salvo.
MAHAMMED MAHAMMED ALI Gomma, 41 anni; ISMAIL CHABEN DAROUCH Hidaia, 40 anni; MANSOUR AWAD Walid, 24 anni; SELIM Houssine, 27 anni; ed in più tre minori, un 16enne e due 17enni. Sono stati tutti arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I maggiorenni sono stati trasferiti presso il carcere di Gazzi, mentre i tre minori sono stati affidati ad un centro di prima accoglienza cittadino.
I migranti sbarcati a Messina sono stati rifocillati, visitati e fotosegnalati, quindi trasferiti in parte presso i centri di accoglienza cittadini ed in parte in altri centri del nord Italia.