Quaranta ragazzi dai 14 ai 19 anni impegnati in una cinque giorni dedicata allo sport e al corretto utilizzo della tecnologia di ultima generazione per una migliore gestione del diabete
In Italia le persone con diabete di tipo 1 sono circa 300.000 con un significativo incremento in tutto il mondo. L’incidenza tra il 2001 e il 2009 nei soggetti al di sotto dei 20 anni è aumentata del 23%, con un trend di crescita del 3% annuo.
Una patologia dovuta alla carenza di insulina, che si manifesta con sete intensa, aumento delle minzioni giornaliere, debolezza e che più frequentemente insorge in età pediatrica. La diagnosi precoce di questa condizione è essenziale per evitare danni seri all’organismo in particolare nei bambini piccoli. La SIEDP (Società Italiana Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica) si è impegnata negli ultimi anni affinché i sintomi di esordio vengano riconosciuti precocemente al fine di evitare gravi complicanze.
“Il Campus è stato un momento di formazione e scambio per i ragazzi – spiega il dott. Fortunato Lombardo – che hanno fatto nuove amicizie e utilizzato il nuovo dispositivo in grado di prevenire le ipoglicemie e che rappresenta un traguardo significativo verso la realizzazione del pancreas artificiale. In questa cinque giorni, protagonista è stato anche lo sport, più sicuro grazie all’utilizza del nuovo dispositivo. Un confronto tra medici per sperimentare direttamente le opportunità che questa nuova tecnologia apporta nel miglioramento delle cure”.
L’educazione terapeutica è indispensabile per un utilizzo ottimale della tecnologia. In quest’ottica Minimed Campus ha offerto la possibilità ai ragazzi di condividere la propria esperienza e confrontarsi con i medici sulle difficoltà quotidiane legate alla patologia ed individuare le soluzioni volte.