La Cisl lavora per scongiurare il licenziamento di sei operatori. Domani un nuovo incontro con la Fondazione
Sono 22, in totale, gli operatori in servizio presso la struttura per i quali si è ritenuto di aprire la fase di esame congiunto ai sensi della legge 223 per ipotizzare soluzioni alternative.
«L’interesse della Cisl – come dichiarato dal responsabile del dipartimento, Contestabile – è quello di trovare un’intesa che possa mantenere i livelli occupazionali, senza dar luogo a licenziamenti, ipotizzando un accordo di solidarietà con una riduzione oraria che non arrechi danno ai servizi e ai dipendenti».
L’impegno assunto dall’Ente “Città del Ragazzo” dovrà essere quello di trovare un percorso di rilancio per riportare la Casa di riposo a regime e quindi recuperare la riduzione oraria nel tempo.
Si tratta, spiega il sindacato, di un accordo sperimentale di un anno che comunque deve garantire pienamente i lavoratori soprattutto nella puntualità dei pagamenti e nel possibile utilizzo per attività aggiuntive che possano integrare le spettanze retributive.
Su queste basi la Cisl, con i suoi rappresentanti, si è detta disponibile al confronto e pronta a sostenere quelle altre iniziative in favore della Fondazione “Città del Ragazzo” che come altre strutture socio–assistenziali rappresenta un pezzo di storia che non può essere disperso.
«Naturalmente – dichiara il segretario della Cisl Funzione Pubblica Calogero Emanuele – ogni ulteriore valutazione sarà fatta con i lavoratori interessati che incontreremo prima della prossima riunione».
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