Messina, in posa per i media: Accorinti diserta il Consiglio e si difende soltanto di fronte ai giornalisti

StrettoWeb

Il primo cittadino ha attaccato la conferenza dei capigruppo, rea di non aver fatto replicare tutti gli esponenti della Giunta. Così, anziché rispondere a nome dell’Amministrazione che rappresenta, ha disertato il dibattito ed ha convocato una parallela conferenza stampa

Si è chiuso nel peggiore dei modi il Consiglio Comunale di ieri sera, quello durante il quale – almeno in teoria – Renato Accorinti avrebbe dovuto rispondere alle accuse lanciate dal consesso civico alla sua Amministrazione lo scorso mercoledì 9 settembre, quando da più parti si era levato l’invito a chiudere questa esperienza governativa.

Il primo cittadino avrebbe dovuto replicare ieri sera a Palazzo Zanca, accompagnato nell’aula consiliare da Daniele Ialacqua. L’assessore all’Ambiente, infatti, era finito al centro della scena politica per la complicità e la solidarietà manifestata agli attivisti del Collettivo Pinelli, a seguito degli arresti di due facinorosi che avevano malmenato un agente della Municipale. Su questo legame con l’area antagonista, sull’illogica solidarietà di facciata al Corpo dei Vigili Urbani e sull’emergenza rifiuti Ialacqua era stato sollecitato da diversi consiglieri.

La conferenza dei capigruppo aveva deliberatamente circoscritto il margine di manovra per l’Amministrazione, chiamata a rispondere sul punto in questione attraverso i diretti interessati. E proprio questa formula non è andata giù alla Giunta cittadina: Sergio De Cola, a seduta iniziata, ha comunicato la volontà della squadra di governo di non partecipare ai lavori, vista l’intenzione espressa dal Consiglio di privare “gli organi dell’Amministrazione di un democratico e doveroso confronto” limitandone di fatto la facondia.

Immediata è scattata la replica stizzita da parte dell’Aula, laddove si è stigmatizzata trasversalmente l’arroganza del Sindaco e la debolezza politica di una rivoluzione fallita. Accorinti ha chiesto una seduta ad hoc per poter rispondere ai fendenti incassati, salvo disertare i lavori e comparire, pochi metri più in là, nella Sala Falcone e Borsellino per un’improvvisa conferenza stampa.

Qui il sindaco ha difeso l’operato di tutti gli esponenti del suo entourage, evidenziandone i meriti rispetto ai volti noti delle passate gestioni. Tutto legittimo, per carità, ma mal si comprende il desiderio dell’Amministrazione d’illustrare le proprie meraviglie innanzi alle telecamere e ai microfoni dei giornalisti, anziché nel luogo preposto al confronto, quel consesso civico in cui i messinesi tutti trovano la propria rappresentanza, piacciano o meno gli eletti che lo compongono.

Condividi