Messina, l’addio di Ridolfo: ho peccato di eccessiva disponibilità

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Il segretario uscente ha inviato la lettera di dimissioni a Raciti e ha fatto il punto sulla situazione interna al Pd

Prima ci sono state le elezioni amministrative al Comune, poi quelle regionali: la baraonda che ne è venuta fuori ha impedito il chiarimento politico auspicato all’interno del Pd. Lo afferma Basilio Ridolfo, dimessosi dal ruolo di segretario provinciale del movimento renziano nella giornata di ieri.  Nel documento inviato a Raciti, Ridolfo rileva: “prima di ogni possibile valutazione di carattere politico, sento l’esigenza di dover dare spazio a riflessioni di altra natura e, soprattutto, alla dimensione umana che spesso la politica – anche con comportamenti sleali – trascura e sacrifica sull’altare delle convenienze spicciole e transitorie. Non avrebbe, infatti, alcun senso insistere in un percorso irto di ostacoli (dove la componente organizzazione ha sempre pesato di più rispetto alla proposta politica), sviluppato spesso in forma solitaria (attesa l’assenza di organismi) e contrassegnato dall’attesa di risposte che tardano ad arrivare e di appuntamenti annunciati e mai posti in essere. Circostanze queste non dipendenti dalla mia persona e che, pertanto, rimangono ancora oggi in tutta la loro dimensione. Occorre, allora, prendere consapevolezza che il confine tra un comportamento generoso, leale e corretto verso il PD (quello che credo di aver fin qui assunto) e l’atteggiamento di chi sembra voler resistere in una posizione che non si vuole abbandonare è ormai prossimo ed io, francamente, non voglio che la mia condotta possa generare fraintendimenti di sorta, artatamente alimentati, tendenti a trasformare un comportamento di limpidezza cristallina in un arroccarsi presuntuoso, avendo solo la preoccupazione di lasciare la nave-Partito a missione compiuta, cioè avendola portata dopo un periodo di gestione ‘normale’ in un porto sicuro”.

Rimettendo l’incarico, il segretario uscente rivendica di aver rispettato il mandato nonostante gli scarsi risultati conseguiti. “Ironia della sorte – chiosa Ridolfo – proprio la pervicace convinzione di tenere fede all’impegno originario di essere il segretario di un partito unito è risultato il principale limite, insieme ad un atteggiamento esageratamente disponibile”.

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