Messina, macchine 50 in centro: il Comune fa una guerra insensata

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La denuncia del Comitato 29 dicembre: chi ha una minicar non beneficia del pass attribuito ai residenti, per cui o arrivano le multe o si vive coi gratta e sosta. Un salasso immotivato

foto tratta dai social network

Questa situazione sta diventando intollerabile e al limite dell’assurdo!“, così la presidentessa del comitato cittadino 29 dicembre, dottoressa Patrizia Midiri, commenta la mancanza di stalli per motocicli in alcuni punti ztl della città. Una mancanza che complica la vita ai proprietari di minicar residenti nelle suddette zone.

Di fatti, grazie ad un’interrogazione della consigliera Faranda, l’assessore competente avrebbe disposto che questi mezzi, pur essendo a quattro ruote, possano essere parcheggiati gratuitamente negli stalli riservati ai motocicli ma questi ultimi mancano in alcuni punti. Fermo restando che, spesso, anche laddove le minicar siano posteggiate nei predetti spazi per motorini, la Polizia Municipale rileva verbali ai proprietari. Peraltro, tutto considerato, non di rado, i minori (perché spessissimo loro sono i fruitori delle minicar) sono costretti a parcheggiare il proprio mezzo nei posteggi a pagamento, con la conseguenza che quotidianamente, gli ausiliari rilevano contravvenzioni per sosta sprovvista di ticket”.

Com’è noto, le minicar, equiparate in tutto e per tutto ai motocicli, non possono beneficiare di pass residenti che, invece, sono riservati alle automobili. Pertanto i residenti del centro che possiedono suddetti mezzi hanno solo due possibilità: o pagare ogni giorno gratta e sosta per tenere il proprio mezzo sotto casa, o in alternativa, venire subissati di multe la cui importanza grava in modo sostanziale sui budget familiari.

Ad ora, nonostante le numerose segnalazioni che anche la sottoscritta ha portato avanti con gli agenti di Polizia Municipale, i dirigenti, lo stesso assessore e gli ausiliari del traffico, la situazione è rimasta invariata nella più assoluta indifferenza dell’amministratore, al quale basterebbe emanare una disposizione ufficiale che colmasse la lacuna esistente. Non agire in tal senso“, prosegue la dottoressa Midiri, “è un comportamento grave poiché dimostra come il cittadino non trovi nell’istituzione alcuna forma di interfaccia, rendendo sempre maggiore il divario tra il Palazzo e la città nonché il malcontento sempre crescente. Non è corretto che cittadini onesti, contribuenti puntuali-nonostante i disservizi-debbano accettare tali soprusi. Per tanto ci auguriamo che l’assessore Cacciola provveda a mettere una toppa a questa situazione nel minor tempo possibile o il nostro comitato si farà promotore di una class action che, a questo punto, resta l’unica strada percorribile per gli utenti“.

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