Messina, operazione Gioia. Traffico di stupefacenti in tutta la provincia: scattano i rinvii a giudizio

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Agli arresti di sei mesi fa seguono adesso gli atti giudiziari. Le accuse rivolte agli indagati sono chiare: aver imbastito su tutto il territorio della provincia di Messina una rete di spaccio di droghe leggere e pesanti

giustizia2Quando i carabinieri si mossero, nel marzo scorso, immediatamente si capì la vastità dell’operazione in atto: 23 provvedimenti cautelari furono emessi nel messinese per smantellare una rete di stupefacenti che operava su tutto il territorio provinciale, una sorta di connubio, di cooperativa, fra diverse sigle criminali, stanate per l’uso spregiudicato dei mezzi telefonici. Hashish, marijuana ed eroina erano le sostanze che venivano riversata tanto a Barcellona, Oliveri, Falcone quanto nei rioni popolari di Messina. Oggi, a sei mesi di distanza, sono scattati i rinvii a giudizio per i protagonisti di queste vicende: Angelo Aspri, Pasquale Erba, Nunzio Corridore, Antonino Casablanca, Giuseppe Astuto, Giacomo Pulejo, Domenico La Macchia, Valentina Scaffidi, Ervin Mustali, Rachid Charfi, Mohammed Bahlal, Daniele Ravidà, Sebastiano Famà, Domenico Accetta, Francesco Sidoti, Concetta Maggiorino, Antonino D’Allura, Fabio Emanuele Lo Bianco e Pietro Quatrocchi.

Sorte diversa toccherà ad altri attori del processo. Per Angelo Conti, Antonio Orlando, Carmelo Montrone, Daniele Mazza, Redouane Rahbib, Lucio Mazza e Daniele Montrone si celebrerà il rito abbreviato.

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