Il sindacato di viale Europa ribadisce l’impegno a tutelare il presidio di emergenza-urgenza ed esprime forti perplessità sul vertice in Prefettura
Ancora si è nel campo delle ipotesi, ma la Cisl ricorda all’assessore Gucciardi come stia ricalcando il “modus operandi” dell’assessore Borsellino che «ha sempre dispensato sicurezza e certezza circa il mantenimento dell’Ospedale Piemonte, ma poi si continuava sulla strada della dismissione».
A proposito di ipotesi, sul possibile accorpamento con IRCCS Neurolesi il sindacato evidenzia come sia necessaria «una ridefinizione dei budget delle due Aziende, come lo stesso serve eventualmente anche per il passaggio all’Azienda Provinciale Sanitaria. Tutto ciò comporterebbe l’approvazione di ulteriori norme regionali e nazionali che investono i Ministeri della Salute e dell’Università, con regolamenti di attuazione e risoluzioni che devono contemplare il passaggio della struttura, la rideterminazione dei budget, degli atti aziendali e delle dotazioni organiche ed il destino dei lavoratori. Un percorso lungo e tortuoso che sicuramente non può concludersi entro il prossimo 30 settembre».
La Cisl denuncia quindi come siano ancora troppe le ombre sul destino della struttura ospedaliera e come il rischio sia quello di paralizzare l’attività del Piemonte.
La Cisl annuncia che continuerà a sostenere come il presidio di emergenza-urgenza del Piemonte sia «strategico ed importante, a tal punto da non essere necessaria tutta l’accelerazione a procedere che il Direttore Generale ha intrapreso. Il Decreto Balduzzi – ricorda il sindacato – prevede che gli eventuali accorpamenti vadano conclusi entro il 31 dicembre 2016 e vi è ancora oltre un anno per ricercare le giuste soluzioni che, secondo noi, devono andare nella direzione del mantenimento della “mission” del presidio storico di Viale Europa».