Messina, Pasolini tra teatro ed integrazione

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Più di 50 i giovani under 30 che ieri, sotto la guida di Angelo Campolo, hanno dato avvio, presso la Sala Laudamo del Teatro Vittorio Emanuele, al laboratorio teatrale su Pasolini. Coinvolti anche un gruppo di giovani migranti del Centro accoglienza “Ahmed”

FOTO PPP 4Ben oltre le aspettative è stata la partecipazione al bando del laboratorio teatrale “Progetto Parola Pasolini”, spina dorsale di Laudamo in Città 2015/16, che DAF – Teatro dell’Esatta Fantasia promuove con il Teatro Vittorio Emanuele di Messina. Oltre cinquanta giovanissimi, tutti under 30, di Messina, ma anche da Catania e Reggio Calabria, hanno inviato la loro candidatura sperando di essere selezionati per un percorso che sfocerà nella realizzazione di tre spettacoli liberamente tratti da Teorema di Pier Paolo Pasolini, in occasione del 40° anno della sua scomparsa.

Il progetto laboratoriale, che si ispira alle parole di uno dei più grandi intellettuali del Novecento, nasce con lo scopo di indagare il processo di incontro scenico con l’Altro da sé, sia a livello fisico, attraverso uno studio della postura e della funzione delle parti del corpo, quanto drammaturgico, con l’elaborazione di una drammaturgia di gruppo.

Logo Compagnia DAFAl progetto hanno anche già aderito e cominciato a partecipare un folto gruppo di giovanissimi migranti, ospiti del Centro accoglienza “Ahmed”, coordinato da Clelia Marano, e con la collaborazione di Alessandro Russo e Gigio Cirillo. Il loro contributo al percorso laboratoriale è fonte “viva” su cui lavorare, prendendo spunto dai loro racconti, influenze musicali, cinematografiche e artistiche in generale.

Da ieri, dunque, è iniziata questa prima parte del lavoro alla Sala Laudamo, che si concluderà domenica 20 settembre con la selezione del cast artistico che debutterà venerdì 6 novembre.

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