Messina, sui rifiuti Ialacqua tira dritto: “stiamo uscendo dall’emergenza”

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L’assessore esalta il percorso di trasformazione voluto dalla Giunta Accorinti. La città, però, è sommersa dall’immondizia

La città è sommersa dai rifiuti, ma l’assessore competente non sembra averne contezza. L’estate che si sta concludendo è stata caratterizzata dalla sporcizia dilagante: i cassonetti pieni, le blatte e i topi nel centro cittadino, le zecche nei quartieri popolari hanno testimoniato una situazione critica, ai limiti dell’emergenza sanitaria. Eppure dalle parti di Palazzo Zanca prevalgono misteriosamente orgoglio e ottimismo. Daniele Ialacqua, l’esponente della Giunta finito nel mirino dei vigili urbani dopo la sua partecipazione al corteo degli antagonisti innanzi al Tribunale, ha voluto effettuare una riflessione a tutto campo dopo gli arresti di Mazzarrà. L’obiettivo dell’Amministrazione, spiega l’assessore, è sempre stato quello di liberare la città “dalla stretta dei padroni delle discariche siciliane, puntando ai progetti dell’impianto di Pace e del ‘porta a porta’ che consentirebbero in tempi brevi di ridurre la produzione di rifiuti da destinare in discarica e di smaltire i rifiuti residuali all’interno del territorio cittadino“. Per questa ragione la Giunta scelse Ciacci e Rossi per la governance della partecipata di via Dogali, uomini destinati a tornare in servizio allorquando si formerà la multiservizi agognata dal primo cittadino su imbeccata di Guido Signorino. La riorganizzazione operata dal commissario liquidatore, la necessità di ridurre i costi e innescare un ciclo virtuoso sarebbero state la cartina di tornasole della squadra di governo, ostile – come spiega lo stesso Ialacqua – ai termovalorizzatori ed agli inceneritori, sponsorizzati invece dall’Esecutivo Renzi. Il giudizio, a dispetto dell’affresco cittadino e della sporcizia dilagante, è così auto-assolutorio ed il processo di trasformazione, definito “difficile e tortuoso“, si potrà concludere quando il Consiglio approverà la delibera sul Piano Aro ed il nuovo contratto di servizi. “Affinché si possa al più presto porre fine all’agonia di Messinambiente e dare alla città un servizio degno di questo nome” è la conclusione dell’esponente della Giunta.

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