Messina, torrenti a rischio: il Comune non ha esperti

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Il Genio Civile non può “prestare” i suoi, così Palazzo Zanca si trova scoperto in un settore fondamentale per la sicurezza della collettività

I mezzi d’intervento dei volontari della Protezione Civile se li sono già portati, ma al danno bisogna aggiungere la beffa: così, in una città dove il rischio idrogeologico viene denunciato dal dirigente del Genio Civile Leonardo Santoro, in una realtà che ha già avuto la sua buona dose di alluvioni e di sfollati, capita che il Comune sia impreparato a valutare i problemi d’idraulica fluviale, non avendo esperti preposti a tale attività all’interno del proprio Dipartimento competente. E siccome le richieste di supporto tecnico al Genio Civile sono rimaste inevase, stante gli impegni già assunti dai dirigenti al servizio di questa realtà, ecco che Palazzo Zanca si trova in mezzo al guado, laddove bisognerebbe programmare interventi per 27 milioni di euro, passando da Bordonaro all’Annunziata, da Boccetta a San Michele, fino al torrente Galati, al S. Stefano, a Portella Arena. Ennesimi nodi che vengono al pettine in una città che vive di emergenze.

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