Messina, tunisina assassinata: il Comune pensa a intitolarle una via

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La proposta dell’assessore Panarello potrebbe essere vagliata nei prossimi giorni

patrizia panarelloOmayma Bangaloum, la donna tunisina barbaramente uccisa a bastonate dal proprio coniuge perché verosimilmente non aveva condiviso il desiderio del marito di tornare in patria, è l’ultimo fulgido esempio di una giovane vita stroncata di colpo dall’efferatezza del proprio partner. Mediatrice culturale, impegnata nella sfera sociale, madre di quattro figlie, la donna godeva di ampio credito nel circuito dell’accoglienza ai migranti ed esercitava la sua professionalità con meticolosa dovizia. Da qui l’idea dell’assessore Patrizia Panarello di dedicare alla sua memoria una via della città: “Messina si macchia di un nuovo caso – scrive la Panarello – che lascia dolore e sgomento perchè Omyama poteva essere ognuna di noi, donna, madre, lavoratrice italiana. Il gesto con cui è stata uccisa non può essere liquidato come un semplice raptus di follia o di gelosia, nè confinato ad un ambito squisitamente culturale. Purtroppo la violenza sulle donne è un fenomeno sociale abnorme diffuso e molto preoccupante che va indagato nella sua complessità e contrastato con ogni mezzo affinchè non passi come normalità. Mi unisco – conclude l’assessore – con commozione al dolore della famiglia e delle sue quattro figlie e, in ricordo di tutte le vittime di femminicidio, propongo che una via della città di Messina sia intitolata ad Omyama, una di noi”.

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