di Kirieleison – Il dramma dei profughi che fuggono dalla guerra con la speranza di trovare in Europa un rifugio e magari una casa mette in evidenza il solco culturale tra la gente che, pur su differenti posizioni politiche o con opinioni diverse, si ritrova comunque nei principi di solidarietà e di civiltà che sono alla base della società occidentale e tra chi, invece, per reazionaria convinzione o per semplicità intellettiva, delira sull’inquinamento della razza, sulla perdita delle tradizioni e ritiene che distribuendo agli Italiani i pochi euro destinati all’accoglienza, troverebbe d’un tratto risolti i propri problemi economici e di identità.
Metteo Renzi di ieri ha detto, a proposito dei migranti e della politica dell’accoglienza: “non è il PD contro le destre, ma gli umani contro le bestie”. Mai frase è parsa più azzeccata e forse mai come stavolta il premier ha detto qualcosa di condivisibile senza alcun “distinguo” da tutto l’elettorato moderato e progressista.
Renzi fa così da sponda alla Cancelliera tedesca Angela Merkel che, con la decisione dell’apertura delle frontiere della Germania ai profughi, ha probabilmente compiuto un emblematico e definitivo passo nella cancellazione della pesantissima eredità nazista che, volenti o nolenti, ha finora continuato a pesare sulla Germania. Non è infatti casuale che il gesto della Merkel susciti la paranoica ira dei gruppi neonazisti che inquinano tuttora quel paese. Come non è un caso che la nostrana destra neofascista e post fascista trovi il proprio alleato naturale in Salvini, da qualche tempo ritrovatosi “italiano” e difensore delle tradizioni italiche, sponsor dei crocifissi nelle aule e, nello stesso tempo, sprezzante e saccente nei confronti del Papa (che, al sarcastico invito del leghista ad accogliere lui i profughi, ha aperto le parrocchie a 100.000 di essi).