Oltrepassare le polemiche, rompere l’impasse ed archiviare i gusti individuali per rilanciare la città: questa la strategia proposta
“Le recenti polemiche, decisamente sterili, che hanno riguardato la gradevolezza delle immagini raffigurate sulle anonime superfici grigie che si propongono da lungo tempo alla vista dei messinesi, sollecitano fortunatamente anche riflessioni utili alla nostra comunità”. Esordisce così Elio Conti Nibali, sostenitore dichiarato dell’Amministrazione Accorinti, assessore per un giorno prima che in Cambiamo Messina dal Basso montasse la protesta. Definisce “opportuno e davvero apprezzabile” l’intervento dell’architetto Falzea, “che ricorda come anche a Messina si possa ragionare prescindendo dalla necessità di schierarsi e catalogare le iniziative, qualsiasi esse siano, in ragione di pregiudizi politici o, ancor peggio, ideologici”. Per questa ragione egli ribadisce l’importanza dell’espressione artistica, di là dai gusti individuali e dalle diverse sensibilità: “l’esercizio che deve appartenerci è il sostegno ad un’iniziativa che viene da lontano e che ha il merito di aver dato vita e dignità a pareti assolutamente insignificanti e ad una zona divenuta quasi off limits. Partendo da questi segnali di vitalità, è però urgente avviare un dibattito finalmente efficace, con l’obiettivo di recuperare e riutilizzare, come Falzea ricorda, un’area molto ampia che può rappresentare il biglietto da visita di una Città che al mare si rivolge e dal mare vuole accogliere, raccontando la propria Storia e la propria Identità. Dall’antico Palazzo Reale all’ex Mercato ittico, un fronte mare ricco di spazi su cui investire creatività certo, ma necessariamente risorse, per coniugare – conclude Conti Nibali – il nostro territorio anche con una domanda turistica che arriva sempre più copiosa dal mare”.