Reggina, Tavecchio a StrettoWeb: “grande dispiacere, sono mancate le circostanze auspicate dal Sindaco”

StrettoWeb

Reggina, intervista al Presidente della FIGC Carlo Tavecchio: sullo svincolo dei calciatori del 23 luglio scorso inizia ad emergere la verità

Quanto accaduto lo scorso luglio è ancora una ferita aperta nel cuore di tutti i tifosi amaranto. Lo svincolo dei calciatori che il 23 luglio scorso ha decretato la fine delle speranze per la partecipazione al campionato di Lega Pro che la Reggina aveva conquistato con le unghie e con i denti vincendo due Derby dello Stretto negli spareggi playout ha tramortito l’ambiente e, ancora oggi dopo quasi due mesi, è avvolto dal mistero. Cos’è successo e perchè Tavecchio ha deciso di svincolare i calciatori della Reggina dopo l’ok concesso a Roma a Foti, Praticò e Falcomatà?

LaPresse/Piero Cruciatti

L’abbiamo chiesto al diretto interessato, proprio a lui che un anno dopo l’elezione a Presidente FIGC avvenuta tra mugugni e polemiche, è riuscito ad affermarsi e farsi apprezzare per la qualità e i contenuti del suo lavoro. Sta continuando a lavorare per cambiare il mondo di un calcio, quello italiano, sempre più difficile e complicato. Su quanto accaduto a luglio, Tavecchio fa riferimento alla figura del Sindaco Falcomatà spiegando che “sono venute a mancare le circostanze che lui auspicava“.

Da presidente federale, cos’ha provato per la scomparsa dal calcio professionistico di un club storico e glorioso come la Reggina?

E’ stato un grande dispiacere perché la Reggina ha calcato il palcoscenico della Serie A ed ha imposto al grande pubblico giocatori approdati in Nazionale, ha rappresentato per anni un esempio di grande entusiasmo e di passione pura verso il gioco del calcio“.

Cos’è successo dopo l’apertura concessa al Presidente Foti, a Mimmo Praticò e al Sindaco Falcomatà dal Consiglio Federale del 17 luglio, e come si è arrivati allo svincolo dei calciatori del 23 luglio scorso?

Con la procedura che prevede lo svincolo dei calciatori abbiamo fatto rispettare le norme perché la Reggina non era stata ammessa al campionato, altro sarebbe stata la disponibilità a prendere in esame situazioni straordinarie qualora si fossero verificate (cosa che non è successa) le circostanze auspicate in primis dal Sindaco“.

La FIGC ha riconosciuto una nuova società che s’è potuta iscrivere in soprannumero in serie D: ha già ereditato la storia della Reggina?

No, è a tutti gli effetti una nuova società. Nel caso in questione non è previsto alcun passaggio di titolo né di anzianità federale“.

Il nuovo club si chiama ASD Reggio Calabria: in base alle norme e ai regolamenti federali, come e quando potrà tornare a chiamarsi Reggina?

Per quanto riguarda la Reggina Calcio, è una condizione che deve essere risolta in sede privatistica con i titolari del marchio della vecchia società. Potrà invece avere un nuovo appellativo sempre riconducibile alla Reggina ma con una nuova sigla, come previsto dalle norme federali“.

La vecchia società di Lillo Foti continuerà la propria attività con la scuola calcio, i tornei giovanili: manterrà quindi l’affiliazione e il numero di matricola pur senza partecipare ad alcun campionato “over” agonistico? 

A tutte le società cui viene riconosciuta la facoltà di continuare l’attività di settore giovanile (l’autorizzazione per la Reggina è ancora in corso) viene conservata la matricola“.

Qual è il progetto della FIGC per il Centro Sportivo Sant’Agata, che potrebbe diventare una sorta di Coverciano nel cuore del Mediterraneo grazie alle sue strutture?

La Federcalcio sta studiando un progetto di ampio spettro che prevede la creazione di centri sia di proprietà che in affitto per la selezione e l’allenamento di giovani calciatori, anche in Calabria verrà svolta una valutazione di fattibilità che prevede le migliori strutture della Regione“.

Tavecchio, quindi, conferma l’intenzione di dotare l’Italia di un sistema basato sui centri federali, ed è chiaro come in Calabria soltanto una struttura come il Sant’Agata possa diventare un importante punto di riferimento (a tal proposito, è bene precisare che il Centro Federale di Catanzaro è un Centro Federale Dilettantistico, affiliato alla Lega Nazionale Dilettanti, dotato di un campo in erba artificiale per il calcio a 11 e un campo sempre in erba artificiale per il calcio a 5, un impianto impossibile da paragonare alla struttura reggina). Sullo svincolo dei calciatori della Reggina dello scorso 23 luglio, invece, ci ha fornito un’indicazione importante. In effetti su quella scelta c’erano molti dubbi. A questo punto bisogna capire cosa sia accaduto davvero: cosa significa che “sono mancate le circostanze auspicate dal Sindaco“?

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