Reggio, grande successo al Parco Ecolandia per l’evento musicale presentato da “l’Orto di Calipso”

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Parco Ecolandia ha ospitato il primo dei tre concerti previsti nell’ambito del progetto “L’Orto di Calipso: il giardino mediterraneo tra arte, leggende e mitologia” finanziato con fondi del Pisu Reggio Calabria (Por Fesr 2007/2013 – Asse VIII – Linea di intervento 8.1.1.3). Ad esibirsi, nel suggestivo scenario della fortezza di Arghillà sospesa tra terra e cielo, l’ensemble del Collegium vocale Rhégion e dell’orchestra del Teatro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, con la partecipazione del soprano Liliana Marzano. Nella piazza d’armi della Batteria Gullì, ottanta musicisti hanno suonato sotto la direzione del maestro, Luigi Miriello, eseguendo melodie classiche che ruotano attorno al tema della natura tramite l’utilizzo di linguaggi stilistici di diverse epoche: dalle tinte impressioniste novecentesche del “Clair de Lune” di Debussy, alle suggestioni quasi onomatopeiche della musica aleatoria di “Kondalilla” di Leek, evocando anche, con il Lied per coro a cappella “Abschied vom Walde” di Mendelssohn, l’immagine romantica tedesca della foresta. In occasione del concerto sono state presentate in prima assoluta due musiche prodotte dai professori del dipartimento di composizione del Conservatorio di Musica “Francesco Cilea”: “Né più mai” del maestro, Francesco Romano, e “Musica” del maestro, Mario Guido Scappucci. Il primo brano richiamando il sonetto foscoliano “A Zacinto”, conosciuto originariamente come “Né più mai toccherò le sacre sponde”, ha rappresentato un lirico grido di dolore per il dramma della migrazione forzata che oggi tanta gente sta subendo, costretta ad attraversare lo stesso mare, lo Ionio, già cantato dal Foscolo. Una storia che difficilmente concede il sogno del ritorno.

“Questa musica – scrive il compositore – è dedicata a quei bambini, a quelle donne e a quegli uomini che perdono la propria terra e spesso anche la vita e che affrontano il viaggio pieno di tremende incognite confortati solo dai ricordi e da un sogno che rischia di infrangersi sugli scogli del nostro egoismo”. “Musica”, invece, è stata un’indagine autoreferenziale sulla capacità dell’arte di travalicare il proprio ambito e farsi esperienza totale. Il suono evocatore di spazi, la musica come luogo ideale, l’esperienza artistica come superamento delle percezioni sensoriali separate, rappresentano il nocciolo del testo rilkiano. “Descrizioni musicali di orti mitologici, giardini o altro ne esistono a migliaia – ha spiegato il maestro Scappucci -. E’ sembrato più interessante concentrarsi sulla misteriosa capacità della musica di farsi altro da sé, sull’astrattezza delle descrizioni musicali. Abbiamo voluto valorizzare l’espressione musicale in sé per la sua straordinaria capacità di trasformarsi in esperienza totale”.  Il presidente dell’Accademia di Belle Arti, Cosimo Carmelo Caridi, partner del progetto, intervenendo sul palco al termine dell’esibizione ha sottolineato “l’impegno sinergico fra le istituzioni coinvolte, Comune, Parco Ecolandia, Conservatorio “Francesco Cilea” e Accademia stessa per la realizzazione di uno sforzo culturale capace di lasciare un segno stabile e duraturo sul territorio”. Alla manifestazione ha preso parte anche l’assessore provinciale alla Cultura, Edoardo Lamberti Castronuovo, che ha rinnovato la disponibilità dell’Ente a contribuire alla valorizzazione della fortezza come luogo di alta cultura con la messa in scena di opere liriche che, per la suggestione insita nell’ex struttura militare, gioverebbero di un’eco di livello internazionale.

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