Si è conclusa da poco la cerimonia di inaugurazione dell’unico asilo nido comunale di Reggio Calabria, presso il piazzale del Cedir. Il sindaco Giuseppe Falcomatà e l’assessore alle Politiche Sociali e Comunitarie del Comune, Giuseppe Marino, hanno attestato l’impegno profuso anche e soprattutto dal Comitato ActionAid affinchè si arrivasse a tale risultato: “un servizio fondamentale restituito alla comunità cittadina”
Oggi si concretizza un progetto importante per tutta la comunità reggina: riapre l’asilo comunale al Cedir, l’unico in città. Dopo una battaglia durata due anni, in cui questo servizio fondamentale per le famiglie è venuto meno, finalmente si vedono i frutti. ActionAid, in prima linea in tale campagna, si ritiene ad oggi soddisfatto, anche se, come affermato ai microfoni di Strettoweb da Eleonora Scrivo, referente territoriale ActionAid Reggio Calabria, “il Comitato resta vigile insieme ai cittadini affinchè il servizio abbia tutta la continuità che merita”.
25 posti previsti per il nuovo asilo nido aziendale del Cedir, altri 100 circa per quelli di Archi e Gebbione, per la cui riapertura si sta lavorando assiduamente, considerando che solo a Reggio Calabria ci sono quasi 5 mila bambini aventi diritto. Grazie alla disponibilità dei fondi PAC (Piano d’Azione e Coesione) sono stati presentati i progetti; in soli dieci giorni, c’è da aggiungere, è stata ristrutturata la parte esterna della struttura del Cedir, che sarà sfruttata come spazio giochi all’aperto. Un servizio reso alle famiglie dei bambini tra i 3 ed i 36 mesi, messo in atto da tre ausiliare, quattro educatori, un coordinatore ed un cuoco.
Si è da poco conclusa, dunque, la cerimonia di inaugurazione del nuovo asilo nido, alla presenza del sindaco Giuseppe Falcomatà, dell’assessore alle Politiche Sociali e Comunitarie del Comune, Giuseppe Marino, della già citata Eleonora Scrivo per ActionAid, dell’assessore alle Politiche Ambientali, Nino Zimbalatti, di Angela Marcianò, assessore ai Lavori pubblici, di cittadini e di tutti coloro impegnati nei lavori dell’asilo.
A dare avvio alla cerimonia, l’esibizione del gruppo dei bersaglieri, che come ricordato dall’assessore Marino, “rappresentano un esempio di abnegazione e di fedeltà a determinati valori, e attorno a questi valori vogliamo far crescere la comunità cittadina. Uno degli obbiettivi prefissati dall’amministrazione comunale – prosegue Marino – è quello di aprirsi alla comunità e alle famiglie. Quest’oggi rappresenta un momento di partecipazione per condividere un’occasione di speranza: un luogo che riapre, un servizio riavviato in città. Oggi, dopo 9 mesi di attività amministrativa, riusciamo ad aprire le porte del primo asilo nido comunale di Reggio Calabria”.
E anche l’assessore Giuseppe Marino ci tiene a ricordare l’impegno profuso dal Comitato ActionAid, definendolo “esperienza di comunità attiva prima di noi. Dal nostro arrivo – aggiunge – è stato coinvolto in un’esperienza di amministrazione aperta, svolgendo un’attività di controllo, trasparenza e proposta. Un aiuto propositivo che giova all’amministrazione”.
E nel congratularsi per il risultato raggiunto stamane nel centro di quello che negli anni ’80 era stato pensato come il quartiere dei servizi, Marino attenziona i presenti sui progetti da portare avanti, e su quelli già realizzati: è stato messo a bando il servizio del Centro diurno per i disabili; si attesta l’approvazione del progetto “Ottavo Sacramento”, riferito al quartiere di Arghillà Nord, ed il tutto al fine di “ricostruire una comunità cittadina”.
Le parole del sindaco, a seguire, hanno rafforzato la valenza della riapertura dell’asilo nido: “quello degli asili comunali – afferma Falcomatà – è un servizio pubblico fondamentale per la comunità; in una città che deve affrontare un piano di riequilibrio, essere riusciti oggi attraverso un’azione di comunità attiva a raggiungere questo risultato, per noi è molto importante. Non ci fermiamo qui”. E con queste parole, il primo cittadino di Reggio si riferisce ai carotaggi già effettuati per poter procedere alla riqualificazione degli asili di Archi e Gebbione. “È un’inaugurazione semplice – chiosa Giuseppe Falcomatà – ma non una semplice inaugurazione, con un forte valore simbolico”.