Ai microfoni di Strettoweb, il cardiologo reggino Vincenzo Amodeo, responsabile scientifico del Congresso regionale ANMCO Calabria, che si snoderà oggi e domani presso Palazzo Campanella. Il dottor Amodeo ci tiene a trasmettere l’importanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari, soffermandosi anche sulla situazione critica della sanità in Calabria
Fulcro dell’intera iniziativa è certamente la prevenzione, cercare di trasmettere alla gente come prevenire le malattie cardiovascolari, da cui, sempre a detta di Amodeo, “paradossalmente, oggi si sopravvive più facilmente rispetto al passato: ciò è dovuto all’arricchimento della tecnologia e alla sempre più corretta formazione degli operatori sanitari. Oggi si può intervenire sulla maggior parte delle malattie cardiovascolari; ovviamente tutto è rapportato ai tempi di intervento, alla rapidità della diagnosi e alla disponibilità dei mezzi”.
L’aforisma è sempre lo stesso, insomma: “il modo migliore per curarsi è non ammalarsi”, e questo lo si può fare seguendo una sana alimentazione e basandosi su un corretto stile di vita. Tutto quello che si vuole trasmettere attraverso eventi del genere.
“Come di consueto – evidenzia il dottor Amodeo – l’evento si svolge parlando in primis della prevenzione cardiovascolare, che rappresenta la nota dolente della cura di queste malattie”.
“Questo è l’argomento che angoscia di più la classe medica – dice a riguardo Vincenzo Amodeo – spero che lo stesso stato di angoscia lo viva la classe politica, che ha il compito di organizzare la sanità del territorio”.
Il dottor Amodeo, infatti, fa un netto distinguo tra sanità e medicina, in quanto la seconda viene esercitata dai medici, mentre la prima è nelle mani dei politici, intesa come “capillarità di interventi sull’intero territorio. Noi abbiamo sempre auspicato ad un’interlocuzione con la classe politica – prosegue Amodeo – in particolare l’ANMCO Regionale ha sempre voluto e creduto in questa possibile sinergia; purtroppo siamo in pieno piano di rientro e la dismissione degli ospedali ha provocato un documento notevole soprattutto agli utenti, ma anche alla classe medica che è sempre più operata di urgenze”.
“Da ciò purtroppo – chiosa Amodeo – scaturiscono anche i casi di malasanità, che inevitabilmente hanno come parafulmine il medico o i sanitari in genere: però obbiettivamente, ammesso che ci siano, sono prevalentemente legati ad una non corretta organizzazione, e quindi ad una difficoltà di operare”.
Una difficoltà che Amodeo spera si possa superare in futuro, soprattutto per quella che è la nuova classe medica, “che probabilmente anche per questi motivi ha ben pensato di emigrare e di prestare la propria scienza e cultura in Paesi diversi dal nostro”.
Una cultura che in questi due giorni di Congresso si vuole trasmettere a pieno, grazie anche all’apporto dei maggiori esperti nel campo della Cardiologia Clinica ed Interventistica.