Il Presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, interviene pubblicamente sulla spinosa vicenda dell’Aeroporto dello Stretto, e invita Comune, Regione e sindacati “ad assumersi le dovute responsabilità”
“Ad oggi non ci sono più alibi, non faremo più sconti a nessuno”. Sono queste le parole di rammarico del presidente della Provincia, Giuseppe Raffa, all’indomani delle dimissioni di Porcino da presidente della Sogas, la Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto.
DIMISSIONI DI PORCINO – “Verso Porcino – prosegue Raffa, socio di maggioranza della Sogas – è stata fatta una campagna ad personam mai vista. Il lavoro svolto finora sull’Aeroporto aveva ormai assunto un aspetto di forte conflittualità politica. Queste dimissioni verranno dai noi accettate e messe agli atti nella prossima assemblea dei soci.”
RESPONSABILITA’ DI COMUNE E REGIONE – Ci tiene a chiarire Raffa, nel corso dell’incontro odierno con i giornalisti, “aprendosi” nei confronti della Regione Calabria e del Comune di Reggio, che a sua detta sono stati assenti nell’assumersi le dovute responsabilità del caso. Per quanto riguarda le quote societarie, Raffa afferma che “il Comune ne possiede il 4%: nonostante non fosse possibile, abbiamo comunque acconsentito di indicare un loro rappresentante per dare una mano. Ciò forse non è stato capito! La Regione – continua Giuseppe Raffa – ha il 14% circa delle quote. Noi invitiamo sia quest’ultima, che il Comune ad intervenire e a dimostrare di avere veramente a cuore la sorte dell’Aeroporto. Noi non vogliamo avere il predominio, siamo disposti anche a cedere le nostre quote!”.
Raffa tuona su quest’ultima affermazione, constatando di non vedere alcun “dinamismo da parte degli altri Enti. Il Comune non ha versato le quote degli ultimi tre anni; in termini puramente tecnici non avrebbe il diritto di avere un rappresentante all’interno della Società. Che la Regione metta in campo le risorse! Sicuramente – continua il Presidente della Provincia di Reggio – se ci sono responsabilità, sono diffuse, ma noi siamo anche favorevoli ad un unica Società di gestione, basta che non ci fate chiudere l’Aeroporto”.
I SINDACATI – Raffa parla del Comune, della Regione, ma anche dei sindacati: “Questa amministrazione – dice – si è sempre contraddistinta per aver creato un dialogo con i sindacati. Con la concessione trentennale, l’ENAC ci aveva sottoposto tre punti fondamentali: uno era l’aerostazione, che siamo riusciti in parte a superare; le quote societarie erano state normalmente versate. Rimaneva il problema della sostenibilità economica finanziaria dell’azienda, un problema che non è solo del personale, ma della struttura in generale, che deve essere credibile agli occhi di ENAC. La Provincia possiede il 67% di quote: in una fase critica della Società, quando i soci scappavano, si è fatta carico dell’Aeroporto”.
La stessa Provincia, a detta di Raffa, è consapevole del fatto che l’Aeroporto non chiuderà, ma evidenzia il fatto che se la Società di Gestione va in fallimento, il personale si troverà in mezzo alla strada. Quest’ultima è la principale preoccupazione di Giuseppe Raffa, che tiene a quei “90 padri di famiglia. I sindacati si dovevano preoccupare di questo! Se non è stato ancora inteso, ci rimarrà solo un dibattito politico. Ci dobbiamo mettere insieme per superare la fase critica – esclama – uno dei passaggi da attuare è dialogare con i sindacati. Ora che Porcino si è dimesso, non vi è alcun ostacolo per loro!”.
NESSUN POLITICO NELLA SOCIETA’ DI GESTIONE – Ciò che il presidente Raffa si aspetta, dunque, già da oggi, è che i sindacati firmino al più presto la cassa integrazione, ribadendo il fatto che l’Aeroporto “non deve avere coloro politico”. Proprio per questo, smentisce la notizia apparsa sulla stampa, che vedeva a capo dello scalo reggino, un politico.
“Abbiamo già mandato una nota al Cda – chiosa Raffa – per una convocazione dei soci. L’Aeroporto di Reggio, si ricordi, è inserito tra gli scali di interesse nazionale! È chiaro che se i requisiti scendono, scende anche l’interesse”.
Fulcro dell’intervento, insomma, è la difficoltà di trovare degli interlocutori in merito all’Aeroporto in seno alla Regione, nonché al Comune.
“Parla di Aeroporto – aggiunge il presidente del Consiglio provinciale, Antonio Eroi – chi non conosce nulla e chi non ha alcun titolo! Personalmente, ho investito 24 milioni di euro nell’Aeroporto. Chi oggi parla non era neanche presente in aula a dicembre per votare la ricapitalizzazione, per ripianare le perdite! Ha presenziato solo la maggioranza! Quando noi abbiamo convocato i sindacati – esclama Eroi – gli stessi erano dall’allora assessore De Gaetano che si stava insediando alla Regione. Il terrorismo mediatico non lo concepisco! Non si può sostituire ad una Società di gestione, un’altra! Può fallire una Società ed il personale, ma non chiude l’Aeroporto!! Chi adesso deve mettere mano al portafoglio sono gli altri soci – conclude Eroi – Nell’ultimo Consiglio provinciale, e lo voglio sottolineare, erano presenti solo due consiglieri comunali!”.
Più speranzoso, invece, si è mostrato l’assessore alle attività produttive, Roy Biasi, che vede ancora uno spiraglio positivo per l’Aeroporto dello Stretto, ma il tutto “se si riuscisse ad aumentare il traffico degli utenti e se si trovasse un accordo inter-istituzionale. A Dublino – dichiara Biasi – avevamo trovato le porte di Ryanair aperte. La lungimiranza del presidente Raffa, nonchè la sua apertura, non ha trovato riscontro. Adesso siamo vicini al 15 ottobre, che potrebbe essere un traguardo difficile, ma anche di svolta! Abbiamo tolto il ricatto che ponevano alcune sigle sindacali, che io non reputo metodo ortodosso per arrivare ad una soluzione. Rimane solo che il Comune e la Regione si assumano le proprie responsabilità, soprattutto in vista della costituzione della Città Metropolitana”.
A sostenere la tesi del presidente Raffa, anche l’assessore alla Cultura e alla Legalità, Eduardo Lamberti-Castronuovo, che equipara, da parte sua, il mondo dei trasporti a quello della sanità: “I responsabili ci sono – afferma – e devono rispondere. Il Presidente Raffa ha lanciato un’offerta pubblica, ora vediamo che succede!”.