Bisogni educativi speciali, l’alunno al centro: al Liceo Vinci l’iniziativa contro il disagio scolastico [FOTO E VIDEO]

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Presentata l’iniziativa che vedrà nella giornata di domani presso il Liceo Vinci circa 600 figure professionali dell’ambito scolastico e della pedagogia clinica in un aperto confronto volto ad individuare metodi e strumenti per valorizzare gli alunni con disturbi speciali dell’apprendimento

IMG-20151002-WA0006Questo pomeriggio presso l’ aula magna Nicola Calipari del Liceo Scientifico L. Vinci è stata presentata un’ importante iniziativa a favore degli alunni con disagi sociali e difficoltà d’apprendimento, “Bisogni educativi speciali: l’ alunno al centro”. Il convegno, presentato appunto oggi, prevederà domani 3 ottobre una giornata interamente dedicata all’ambito del Bes, ovvero ai bisogni educativi speciali e come gestirli nelle scuole. L’incontro è  promosso dall’ Associazione Nazionale  Pedagogisti Clinici con il patrocinio di numerosi enti ed istituzioni  del mondo scolastico,   sanitario  e delle professioni. A cosa mira questa iniziativa? Punta a far luce su quelle che sono le problematiche attuali della scuola nel riconoscere e saper gestire le problematiche degli alunni minori, sia essa un disagio dell’apprendimento certificato dal punto di vista medico, sia essa un disagio di tipo “momentaneo” dovuto a particolari situazioni sociali e familiari che subisce il minore.

IMG-20151002-WA0009L’incontro dunque, a cui aderiranno circa 600 figure dell’ambito scolastico (docenti e dirigenti) ma anche esperti quali pedagogisti, cercherà di dare delle risposte a tutte quelle figure professionali scolastiche che, più di tutti, possono ritrovarsi davanti al minore in difficoltà ed affinchè sappiano gestire la condizione e risolverla nel migliore dei modi offrendo al minore con problematiche il suo diritto all’istruzione al pari di tutti gli altri, perchè il bisogno educativo speciale per l’appunto smetta di essere considerato “speciale” e di conseguenza i minori, smettano di essere  classificati come “problematici”.

Alla Conferenza di presentazione della giornata a favore del bisogno educativo speciale, sono intervenuti:

  • Prof.ssa Giuseppina Dirigente Scolastico del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” e Formatrice MIUR ;
  • Dott. E. Lamberti Castronuovo Assessore alla Cultura dell’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria;
  • Professor Dottor  Guido Pesci, Presidente Nazionale Pedagogisti Clinici;
  • Dott.ssa Francesca Cartellà , Direttore ANPEC Regione Calabria
  • Prof.ssa Marta Mani, Pedagogista clinico, Docente ISFAR Formazione post-Universitaria delle Professioni (Firenze)

La giornata di domani che si svolgerà presso i locali del Liceo Vinci, ha registrayo un sold out di iscrizioni da parte di una moltitudine di professioni legate dalla multidisciplinarietà  con cui il disagio scolastico del minore va affrontato: in primis docenti, ma anche pedagogisti, psicologi ed avvocati.

Ciò che è emerso è dunque il concetto che la scuola deve essere aperta ed inclusiva per tutti ed ognuno, e che solo con un approccio che coinvolge più figure all’interno dell’ambito scolastico l’alunno con disturbi specifici dell’apprendimento non si sentirà diverso e la sua marginalità diventerà una ricchezza.  E proprio l’apporto della figura del pedagogista clinico è, in questi termini, essenziale poichè può fornire quel supporto metodologico e scientifico al docente che, purtroppo, oggi, lamenta la scarsità di mezzi, conoscenza e strumenti per sapersi approcciare ad un alunno difficile.

L’Anpec, rappresentata dalla Presidente Regionale Dott.ssa Cartellà e al livello nazionale dal Presidente il Professor Guido Pesci, ha sottolineato come con l’iniziativa di domani mira a scuotere la realtà regionale della Calabria che, come anche molte altre regioni di Italia, ha perso il filo del problema e spesso non riesce a gestirlo a causa delle difficoltà degli iter burocratici che la normativa impone, al fine del riconoscimento medico ufficiale di un qualche disturbo speciale dell’apprendimento. Ma, i pedagogisti sottolineano, non si tratta di accertare il disturbo, ma si tratta più che altro di far sì che la scuola dia quell’appoggio agli alunni, che sia l’aiuto per qualunque tipo di disagio essi vivano (familiare, sociale, dell’apprendimento ecc..). Ci si augura che l’arduo lavoro dell’Anpec, che dura ormai da 40 anni e volto a sensibilizzare la società verso il disagio dei minori, anche a Reggio Calabria con la giornata di domani possa portare a dei frutti che non rimangano solo sulla carta, ma che si concretizzino in efficaci metodologie studiate ad hoc nonchè formazione per i docenti affinchè con il supporto dei pedagogisti, riescano a creare nell’ambito scolastico quella realtà in cui il minore possa sentirsi aiutato e non più un diverso disagiato.

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