Presentata l’iniziativa che vedrà nella giornata di domani presso il Liceo Vinci circa 600 figure professionali dell’ambito scolastico e della pedagogia clinica in un aperto confronto volto ad individuare metodi e strumenti per valorizzare gli alunni con disturbi speciali dell’apprendimento
Alla Conferenza di presentazione della giornata a favore del bisogno educativo speciale, sono intervenuti:
- Prof.ssa Giuseppina Dirigente Scolastico del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” e Formatrice MIUR ;
- Dott. E. Lamberti Castronuovo Assessore alla Cultura dell’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria;
- Professor Dottor Guido Pesci, Presidente Nazionale Pedagogisti Clinici;
- Dott.ssa Francesca Cartellà , Direttore ANPEC Regione Calabria
- Prof.ssa Marta Mani, Pedagogista clinico, Docente ISFAR Formazione post-Universitaria delle Professioni (Firenze)
La giornata di domani che si svolgerà presso i locali del Liceo Vinci, ha registrayo un sold out di iscrizioni da parte di una moltitudine di professioni legate dalla multidisciplinarietà con cui il disagio scolastico del minore va affrontato: in primis docenti, ma anche pedagogisti, psicologi ed avvocati.
Ciò che è emerso è dunque il concetto che la scuola deve essere aperta ed inclusiva per tutti ed ognuno, e che solo con un approccio che coinvolge più figure all’interno dell’ambito scolastico l’alunno con disturbi specifici dell’apprendimento non si sentirà diverso e la sua marginalità diventerà una ricchezza. E proprio l’apporto della figura del pedagogista clinico è, in questi termini, essenziale poichè può fornire quel supporto metodologico e scientifico al docente che, purtroppo, oggi, lamenta la scarsità di mezzi, conoscenza e strumenti per sapersi approcciare ad un alunno difficile.
L’Anpec, rappresentata dalla Presidente Regionale Dott.ssa Cartellà e al livello nazionale dal Presidente il Professor Guido Pesci, ha sottolineato come con l’iniziativa di domani mira a scuotere la realtà regionale della Calabria che, come anche molte altre regioni di Italia, ha perso il filo del problema e spesso non riesce a gestirlo a causa delle difficoltà degli iter burocratici che la normativa impone, al fine del riconoscimento medico ufficiale di un qualche disturbo speciale dell’apprendimento. Ma, i pedagogisti sottolineano, non si tratta di accertare il disturbo, ma si tratta più che altro di far sì che la scuola dia quell’appoggio agli alunni, che sia l’aiuto per qualunque tipo di disagio essi vivano (familiare, sociale, dell’apprendimento ecc..). Ci si augura che l’arduo lavoro dell’Anpec, che dura ormai da 40 anni e volto a sensibilizzare la società verso il disagio dei minori, anche a Reggio Calabria con la giornata di domani possa portare a dei frutti che non rimangano solo sulla carta, ma che si concretizzino in efficaci metodologie studiate ad hoc nonchè formazione per i docenti affinchè con il supporto dei pedagogisti, riescano a creare nell’ambito scolastico quella realtà in cui il minore possa sentirsi aiutato e non più un diverso disagiato.