Dove il calcio è sviluppo: a Torino e Roma arriva l’ok per i progetti che il Comune di Reggio ha bocciato [FOTO]

  • Il progetto dello Juventus Village nell'Area Continassa accanto lo Juventus Stadium
  • Il progetto dello Juventus Village nell'Area Continassa accanto lo Juventus Stadium
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  • Il progetto dello Juventus Village nell'Area Continassa accanto lo Juventus Stadium
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  • L'area del progetto dello Juventus Village
  • Il progetto del nuovo stadio della Roma e il Roma Village a Tor di Valle
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StrettoWeb

A Torino e nella Capitale intorno ai progetti di Juventus e Roma gli enti locali hanno fatto quadrato mentre a Reggio il Comune ha detto “no” ai progetti della Reggina e di Nick Scali per ammodernare la città partendo dallo sport

Roma Tor di Valle Stadio e Villaggio

Il mondo del calcio sta vivendo in Italia una fase di vera e propria rivoluzione, da cui probabilmente passa lo sviluppo del Paese non solo dal punto di vista sportivo, ma anche sociale, economico e d’immagine. Il cambiamento del calcio italiano, infatti, si intreccia con la vita sociale ed economica del Paese e delle sue principali città, proprio mentre il periodo nero della crisi sembra alle spalle con i sempre più evidenti segnali di ripresa.

LaPresse/Piero Cruciatti
LaPresse/Piero Cruciatti

La FIGC guidata dal Presidente Tavecchio sta portando in porto una serie di progetti ampiamente annunciati come risolutivi dei problemi del sistema-calcio, dai Centri Federali alle riforme dei campionati volte a valorizzare i talenti e la qualità del prodotto Made in Italy. Contemporaneamente le società più lungimiranti si stanno attrezzando con programmi e strutture all’avanguardia internazionale, per rendere sostenibile economicamente il percorso sportivo, abbinandolo ad altri tipi di iniziative.

A Torino nasce il “J Village”, accanto allo Juventus Stadium uno straordinario centro polifunzionale entro il 2017

juventus stadiumHa iniziato la Juventus con lo stadio di proprietà inaugurato nel 2011, e continua oggi proprio la Juventus che si conferma unica realtà italiana già al livello dei principali club internazionali. E’ stato approvato e presentato nei giorni scorsi, infatti, il progetto urbanistico definitivo del “J village“, il villaggio della Juventus che sorgerà entro il 2017 accanto allo Stadium nell‘area Continassa. Un progetto straordinario che ha visto coinvolti come protagonisti gli enti locali e in modo particolare il Comune di Torino che ha consegnato alla Juventus un’area di 180 mila metri quadrati in gestione per 99 anni, eventualmente rinnovabili, incassando dal club bianconero 11,7 milioni di euro.

Juventus Stadium ContinassaLa Juventus adesso realizzerà la propria cittadella polifunzionale, per una cifra di circa 40 milioni di euro, che verrà realizzato dal Fondo Immobiliare J Village gestito da Accademia SGR. L’investimento complessivo del Fondo J Village sull’area ammonterà a quasi 100 milioni di euro interamente coperti dalle sottoscrizioni raccolte e dal finanziamento concesso da UBI Banca S.c.p.A. e Unicredit S.p.A. La Juventus ha apportato al Fondo J Village la titolarità dei diritti di superficie su un’area di circa 148.700 metri quadrati e dei relativi diritti edificatori per 34.830 metri quadrati di SLP (Superficie Lorda di Pavimento) per un controvalore complessivo di € 24,1 milioni, determinato in base alla relazione di stima redatta dall’esperto indipendente ai sensi del D.M. 5/3/2015, n. 30.

JVillage Area Continassa(1)Il progetto prevede lo sviluppo di sei insediamenti: il JTC (Juventus Training Center), nuovo centro di allenamento della Prima Squadra dove avrà sede anche il Centro Media, la Juventus TV, canale tematico del club; la nuova sede della Juventus; il J Hotel, un albergo a quattro stelle di 155 camere che ospiterà anche i ritiri della prima squadra; la sede torinese dell’International School of Europe, centro d’istruzione internazionale, con una capienza per 600 studenti; il Concept Store.

JVillage Area Continassa(7)Completano l’insediamento una Centrale Energetica e le opere di urbanizzazione a servizio dell’area. Dopo aver ricevuto l’autorizzazione dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio del Comune e della Provincia di Torino, la Juventus ha deciso di realizzare la propria sede all’interno della Cascina Continassa, edificio risalente agli inizi del Settecento che ha subito negli ultimi decenni un rapido e parzialmente irrecuperabile degrado. La Juventus, quindi, abbandonerà Vinovo e si stabilirà accanto al proprio stadio. A carico della Juventus anche l’adeguamento dei sistemi di trasporto pubblici della zona;

Il programma dei lavori prevede la consegna di tutte le opere entro il 30 giugno 2017. Dal mese di agosto sono iniziati i lavori di allestimento del cantiere che prevede, entro fine ottobre, l’inizio dei lavori per le opere di urbanizzazione e, entro dicembre, il completamento dei lavori di messa in sicurezza e bonifica strutturale della Cascina Continassa.

A Roma entro il 2017 il nuovo stadio di Tor di Valle con il Roma Village, il più grande progetto di sviluppo nella Capitale

Roma Tor di Valle Stadio e Villaggio01Anche la Roma sta portando avanti nella Capitale un progetto simile: i tempi della burocrazia romana non sono veloci come quella sabauda, è inutile nasconderlo, ma la proprietà americana del club giallorosso ha fatto le cose in grande e nonostante gli iniziali tentennamenti, alla fine anche il Campidoglio (che veniva travolto dagli scandali) ha approvato i progetti del club. Il progetto prevede, entro il 2017, la realizzazione del nuovo stadio di proprietà della Roma nella periferia sud/occidentale della città, a Tor di Valle, nel sito del vecchio ippodromo per il trotto, precisamente nell’intersezione con il GRA (Grande Raccordo Anulare) e l’autostrada per l’aeroporto internazionale di Fiumicino.

Roma Tor di Valle Stadio e Villaggio02Accanto al nuovo stadio verrà sviluppata una struttura di allenamento all’avanguardia in cui la prima squadra si allenerà per tutto l’anno, abbandonando così Trigoria. Questo “Centro di allenamento d’eccellenza” è progettato seguendo i suggerimenti dell’allenatore Rudi Garcia e dell’intero staff tecnico, ma anche in base ai preziosi consigli del capitano della squadra Francesco Totti, di Daniele De Rossi e di alcuni dei giocatori più esperti del club. La Roma ha progettato il villaggio insieme a Nike, partner strategico e sponsor del club, avvalendosi della sua capacità nella ricerca e nello sviluppo. Il Roma Village offrirà un irresistibile mix di intrattenimento, ristoranti e spazi commerciali, costruiti nterpretando in maniera innovativa e moderna la famosa Scalinata di Trinità dei Monti.

Roma Tor di Valle Stadio e VillaggioI tifosi della Roma avranno la possibilità di conoscere la storia e la tradizione del club in uno spazio moderno e coinvolgente, aperto 7 giorni su 7.
L’esperienza “Roma Village” inizia subito dopo aver passato il nuovo Superstore Nike. Nel Roma Village i tifosi potranno visitare l’Hall of Fame e il Museo della AS Roma che celebrerà la storia e la tradizione di uno dei club calcistici più ricchi di storia nel panorama mondiale. All’interno del ristorante tematico della AS Roma ci saranno svariati ambienti di accoglienza, inclusa una sala da pranzo al secondo piano con vista sul campo di allenamento e un’area dedicata ai concerti al primo piano con sala per esibizioni.

Roma Tor di Valle Stadio e Villaggio01Il nuovo centro della Roma si estenderà su un terreno di oltre 105 ettari e comprenderà impianti sportivi di ultima generazione, un distretto per l’intrattenimento e nuove aree verdi: un grande complesso dedicato allo sport e all’intrattenimento che diventerà un punto di riferimento per le generazioni future. Non solo calcio, quindi, ma anche impegno civico e sociale, con attrazioni per lo shopping e ristorazione, strutture all’avanguardia proprio come quelle di Torino. All’interno del centro sorgeranno negozi monomarca per premium brand italiani ed internazionali, attività di intrattenimento come cinema e bowling, un Business Park, luogo innovativo e dinamico per una nuova generazione di uffici, dove la qualità e l’idea di luogo di lavoro saranno ridefinite in linea con i più recenti standard internazionali. Le 3 torri disegnate dall’Architetto di fama mondiale Daniel Libeskind, raggiungeranno un’altezza di circa 200 metri e convergeranno attorno ad una piazza centrale, vero e proprio punto focale del Business Park. Gli altri edifici destinati ad ospitare uffici, avranno metrature comprese fra i 5.000 m2 e 15.000 m2 e saranno interamente disegnati da architetti italiani, ognuno con un proprio carattere distintivo.

JVillage Area Continassa(15)Insomma, un vero e proprio villaggio che, a Roma come a Torino, trasformerà l’evento calcistico in qualcosa di molto più ampio, fruibile sette giorni su sette, aperto alle famiglie e pronto a trasformarsi la domenica in un centro d’accoglienza per decine di migliaia di persone, dove la partita di calcio diventa soltanto uno dei tanti spettacoli a disposizione. Un modo moderno di intendere il calcio, debellando la violenza, avvicinando le famiglie, i tifosi, i fruitori che diventano protagonisti e si sentono parte integrante di una realtà più ampia, sullo stile degli sport americani.

La strada giusta per il futuro del calcio italiano e dell’Italia: l’ha capito la FIGC che sta investendo in tal senso, a Torino e Roma l’hanno approvato due giunte comunali di sinistra guidate da Fassino e Marino, supportando i progetti dei club e fiutando gli ottimi risvolti non solo per il territorio, la città e i cittadini, ma anche per le casse comunali.

A Reggio Calabria il Sindaco ha bocciato i progetti che prima di Juventus e Roma la Reggina Calcio aveva presentato al Comune

falcomatàA Reggio Calabria, invece, tutto s’è fermato dopo le precedenti aperture della terna commissariale nel 2014, perché la nuova giunta comunale, anche qui di sinistra, guidata dal giovane sindaco Giuseppe Falcomatà, ha bocciato i progetti della Reggina con una motivazione medievale: “il Granillo non si tocca” diceva in primavera il primo cittadino reggino, proprio durante le trattative per la cessione del club al ricchissimo australiano Nick Scali che sul nuovo stadio aveva in mente un progetto ambizioso e rivoluzionario non solo per l’aspetto sportivo, ma anche per quello sociale ed economico.

Reggina Calcio, ecco il progetto del nuovo stadio di proprietà a Bolano (Catona). Lo “stadio sullo Stretto” [FOTO]

nick scali Reggina (2)Scali è scappato a gambe levate e Reggio ha perso la più grande occasione della sua storia in termini di investimenti privati. Si parlava di cifre senza precedenti per la città. La realizzazione di un impianto di proprietà con relativo Villaggio della Domenica a Catona, l’abbattimento del Granillo con la realizzazione, al suo posto, di una piscina coperta, una scuola media e un centro commerciale. Progetti che avrebbero fruttato svariati milioni di euro nell’immediato nelle casse del Comune, oltre a un indotto e ulteriori entrate periodiche a lungo termine dal valore straordinario per la città di Reggio Calabria. E non erano chiacchiere, ma progetti esecutivi, già ampiamente sviscerati nei tavoli istituzionali, già supportati dalla FIGC e dal credito sportivo.

Reggio, ecco il progetto per la riqualificazione dell’area “ex stadio Granillo” bocciato dal Sindaco [FOTO]

Copia  di reggina progetto reggio ex stadio granillo (16)Ma in riva allo Stretto siamo così tanto passionali che “il Granillo non si tocca“, vaglielo a spiegare che a Torino hanno abbattuto il vecchio e glorioso Delle Alpi, lì dove preferiscono guardare più al futuro che al passato. Ma al Sud è così: ci culliamo della fiorente stagione della Magna Grecia, gonfiamo il petto per essere portabandiera di quella storia fantastica, ma ancorati alle antiche tradizioni non riusciamo a guardare al futuro con spirito innovativo, alla ricerca di quella crescita e quello sviluppo indispensabili per smuovere il torpore, il sottosviluppo, l’arretratezza che oggi attanagliano il meridione rendendolo estrema periferia del mondo economico, sociale, civile e culturale.

notte bianca granillo (2)Qui preferiamo dire di “no” a tutto, eppure non ci sembra che proliferino idee nuove che possano dare linfa vitale ad un territorio destinato a morire. Dalle battaglie dei “No-Ponte” a quelle quotidiane contro ogni piccolo barlume di crescita, abbiamo ottenuto soltanto una realtà depressiva ma non si può continuare a ragionare in modo così asfittico e disilluso. Si presenteranno nuove occasioni, nuove chance di sviluppo. Non possiamo continuare a perderle. Nel calcio come nella vita sociale di tutti i giorni. Guardiamo altrove, dove sono più progrediti prima di tutto mentalmente e culturalmente. Cerchiamo di imitare gli esempi migliori. Apriamo la mente scrollandoci di dosso quelle invidie e gelosie che hanno sempre fatto il male di un territorio falcidiato da lotte intestine. Cerchiamo di remare tutti insieme verso un percorso di crescita indispensabile se si ha a cuore veramente il futuro di questa città, di questa provincia e di questa Regione. I “no” a prescindere che hanno privato i giovani di un futuro migliore diventino “si, grazie” per aprire finalmente anche Reggio al mondo normale del terzo millennio.

Ecco i progetti di Juventus, Roma e Reggina:

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