Messina, detenuto morto a Gazzi: il tribunale di sorveglianza respinge le accuse

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Il presidente Nicola Mazzamuto rispedisce al mittente le accuse dell’avvocato Domenico Andrè

A nome dell’Ufficio che si onora di rappresentare, nell’esprimere il sincero cordoglio ai familiari per la prematura scomparsa del congiunto Andrea Mirabile, deceduto nel corso della detenzione presso il Centro diagnostico e terapeutico annesso alla Casa Circondariale di Messina Gazzi”, il presidente del Tribunale di Sorveglianza speciale – Nicola Mazzamuto – respinge con fermezza in quanto destituite di ogni fondamento giuridico e fattuale le “improvvide dichiarazioni che l’Avv. Domenico Andrèha reso agli organi di stampa con ampia eco locale e nazionale. Nel caso presente come negli altri, la Magistratura di sorveglianza – precisa Mazzamuto in una nota –“nelle sue componenti togate e laiche ha applicato la Legge con rigore ed umanità, intervenendo a più riprese per garantire la doverosa assistenza sanitaria del Mirabile e la sua più idonea allocazione penitenziaria”. La critica viene così definita “tanto infondata quanto oggettivamente offensiva nei modi e nei contenuti nei confronti del Tribunale e dei suoi Componenti, a fronte di un triste caso che esigerebbe la misura del giudizio informato e ponderato ed il rispetto della umana pietà”.

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