Un disavanzo da 1,7 milioni crea perplessità a Roma. L’invito rivolto alla Giunta è a rimodulare il documento contabile
Nell’attesa che la Corte dei Conti sciolga le riserve sull’impatto del Piano di Riequilibro e sulle dissestate finanze di Palazzo Zanca, la Giunta è stata chiamata ad uno sforzo suppletivo dal parte del Ministero: da Roma, infatti, è arrivata una nota con la quale si sollecita l’Amministrazione cittadina a muoversi celermente per correggere e rimodulare il documento contabile pluriennale, tenuto in debito conto il disavanzo già registrato nel lasso di tempo intercorso dalla sua approvazione ad oggi.
In tal senso, in particolare, il Comune verrebbe sollecitato a fornire documenti realmente attendibili, approvati dal Collegio dei Revisori dell’ente e comprensivi dei previsionali per il periodo che va dal 2015 al 2017. Atti concreti, insomma, per consentire a chi di dovere di esercitare la facoltà di controllo sulla base degli atti stessi, non già dei desiderata o di mere indiscrezioni. Da qui l’invito a compiere una puntuale “rielaborazione ricognitiva” che consenta di rompere l’impasse che si protrae da troppo tempo.