Calatabiano è a rischio frane: popolazione in allerta. Lavori lunghi per ristabilire l’ordinaria erogazione in riva allo Stretto
Lo smottamento registrato a Calatabiano, quello che ha prodotto il danno alla rete idrica che rifornisce Messina, potrebbe non essere un caso isolato: le cinquemila persone residenti nel piccolo Comune etneo sarebbero esposte ad un grossissimo rischio perché la montagna mostra ancora dei movimenti franosi e le istituzioni stanno studiando un piano per intervenire.
L’emergenza, però, non ha soltanto ripercussioni per il Comune in provincia di Catania, ma colpisce in presa diretta tutta Messina. Al momento, infatti, l’unica certezza di cui dispone Palazzo Zanca è che per almeno 4 o 5 giorni la città resterà in preda alla siccità. Prima di poter riprendere la normale erogazione, infatti, sarà necessario mettere in sicurezza il tratto, perfezionare le saldature alle tubature e vagliare un piano d’azione condiviso financo dai geologi.
Domattina, verso le 10, il Prefetto Trotta terrà una riunione straordinaria per studiare il da farsi. Subito dopo il numero uno dell’Amam, Leonardo Termini, ha annunciato che incontrerà un dirigente della Siciliacque Spa per vedere come fronteggiare la necessità d’approvvigionamento idrico del territorio ricorrendo al bacino dell’Alcantara.