MessinAmbiente, una sospensiva sul debito: Signorino tenta la strada del dialogo con l’Agenzia delle Entrate

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Il debito di 29 milioni sarebbe compreso nel Piano di Riequilibrio: da qui la richiesta di procrastinare i tempi, attendendo il giudizio del Ministero e della Corte dei Conti sull’atto

La richiesta milionaria di pignoramento piovuta sul capo dell’establishment societario di MessinAmbiente dev’essere affrontata immediatamente dalla Giunta. L’invito pubblico, espresso dall’assessore al Bilancio Guido Signorino, è alla prudenza, ma nei corridoi del Municipio l’incertezza regna sovrana. Incertezza non soltanto sulla mole debitoria da affrontare, se essa sia o meno compresa nei documenti contabili di risanamento già varati dall’Amministrazione, ma anche sulla tenuta assai precaria del Piano di Riequilibrio attorno a cui ruotano le sorti politiche della legislatura. Per questa ragione il governo cittadino si sarebbe mosso con l’Agenzia delle Entrate chiedendo un atto di sospensione della cartella esattoriale, nell’attesa che il Ministero e la Corte dei Conti possano dare disco verde sul programma di rientro indispensabile per evitare il default tecnico. In questo senso il Prefetto Trotta avrebbe ricevuto una nota da Palazzo Zanca con la quale si intende chiedere l’apertura di un tavolo tecnico fra tutti i soggetti coinvolti.

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