Milazzo, in Comune nulla di fatto sull’inceneritore. L’ira delle sigle ambientaliste

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Per il Comitato si è persa l’ennesima occasione. In compenso i consiglieri hanno guadagnato un altro gettone di presenza

manifestazione no css ram milazzo (1)Nonostante la seduta di ieri sia arrivata dopo quattro audizioni e un consiglio comunale aperto in cui sono stati ascoltati l’azienda, i sindacati, le associazioni ambientaliste, un medico dell’OMS e un chimico, i consiglieri ancora non si sono sentiti pronti ad esprimersi. Hanno rimandato nonostante l’importanza e l’urgenza della questione. E intanto un altro gettone di presenza è stato versato…”. Così la galassia ostile all’Inceneritore del Mela stigmatizza il nulla di fatto registrato ieri in seno al consesso civico milazzese sulla centrale termoelettrica di Archi. “Ma non finisce qui” aggiungono in una nota i militanti del movimento ambientalista perché “dopo aver tacitamente e irrispettosamente degradato il prestigio dei lavori della commissione consiliare di studio, i consiglieri si sono arrovellati in machiavelliche pratiche dilatorie, con un solo obiettivo: perdere tempo.  Infatti il Consiglio è stato rinviato per fondere i tre emendamenti presentati in un maxi emendamento. Dei consiglieri responsabili, perciò degni di questo nome, avrebbero potuto sospendere la seduta, riunirsi e redigere il nuovo emendamento e quindi votarlo in serata; si trattava di un semplice copia e incolla. La delibera, tra l’altro, giace depositata, da tre mesi”.

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