Reggio, CGIL-CISL-UIL sul piede di guerra: “rivisitare l’intero sistema infrastrutturale del territorio e la legge ‘Fornero’” [FOTO e VIDEO]

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Domani mattina, a Piazza Italia, il sit in di protesta di CGIL-CISL-UIL sulla riforma delle pensioni. I sindacati hanno fatto fronte comune anche per spingere la politica a rivisitare il sistema infrastrutturale dell’intera Provincia di Reggio Calabria

Stamane i rappresentanti delle sigle sindacali CGIL, CISL e UIL, si sono riuniti in una conferenza stampa indetta per trattare temi di un’attualità stringente sia per la Calabria che per l’Italia: le problematiche legate alla viabilità del territorio e alla “Legge Forneto” sono state all’ordine del giorno.

SULLA VIABILITA’ TERRITORIALE – Per quanto riguarda il primo tema, fortemente incisivi sono stati gli interventi in merito al macro lotto VI dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria, all’accesso alla città dal lato Jonico, ma soprattutto ad un proficuo incontro con i vertici Anas, svoltosi lo scorso 5 ottobre.

“Ci siamo trovati di fronte un tavolo pieno di dirigenti amministrativi e tecnici, di tutti gli ingegneri coinvolti nel progetto della Salerno-Reggio Calabria – ha spiegato Domenico Serranò (CISL)Abbiamo notato un’apertura tramite una discussione portata avanti per oltre due ore; Anas ci ha mostrato la piena disponibilità nell’affiancarci per parlare con la Provincia, il Comune e la Regione. Stamattina stessa – prosegue Serranòchiederemo per iscritto al presidente della Provincia di Reggio di farsi promotore di un incontro, di un tavolo tecnico e politico: bisogna parlare della mobilità autostradale nell’ambito dell’intera futura Città Metropolitana, al cui sviluppo è nostro compito partecipare”.

“Rivisitare complessivamente l’intero sistema infrastrutturale viario della Provincia di Reggio Calabria, futura Città metropolitana”, su questo sono d’accordo anche Pino Zito (UIL) e Mimma Pacifici (CGIL). Un sistema infrastrutturale che è stato attenzionato stamane in particolar modo per quel che riguarda le problematiche del tratto Campo Calabro-Reggio Calabria, della Statale 106, della Rosarno-Gioiosa, ma anche della Bagnara-Bovalino, della Statale 18, della tangenziale di Reggio Calabria, dove, a detta di Pino Zito, “abbiamo denunciato che nessuno degli accessi a Nord alla stessa struttura sono a norma di legge”.

Un appello, quello che CGIL, CISL e UIL, fanno quest’oggi alla politica, un appello volto alla formazione di un tavolo per affrontare le problematiche e le necessità di intervento sul nostro territorio.

“Non intendiamo mollare! – è il grido di Mimma PacificiPorteremo avanti un’iniziativa coinvolgendo i sindaci dei paesi che si affacciano sui tratti autostradali di cui stiamo parlando; dobbiamo sensibilizzare i cittadini, stanare la politica. Noi siamo scesi in campo perché non ci convinceva e non ci convince il progetto di restyling del tratto tra Campo Calabro e Reggio Calabria, anzi siamo convinti che in questo territorio ci debbano essere delle opere realizzate in un determinato modo: non ci possiamo più accontentare, non siamo disponibili a piegarci a volontà che non fanno l’interesse di questo territorio”.

Un territorio, che secondo quanto detto stamane, risulta essere diviso in due, in quanto l’intera area Jonica sembra isolata dal contesto, “dalla stessa idea di Città Metropolitana”.

“Noi non vogliamo più toppe – continua Mimma Pacificinoi vogliamo soluzioni concrete alle problematiche del territorio, e questo nell’interesse di tutti i cittadini calabresi”.

Un fronte comune compatto e deciso sul da farsi, dunque. Per quanto riguarda le infrastrutture si deve agire “senza dare contentini”, “si devono creare cantieri e così anche nuove opportunità lavorative”.

Problemi di programmazione? Forse. Così la pensa Mimma Pacifici. Ma anche altri tipi di problemi legati alle poche risorse esistenti, che incoraggiano l’emigrazione giovanile, un’emigrazione che priva la Calabria delle sue più preziose risorse e dei suoi talenti. Abbandono delle aree interne, il dissesto idrogeologico: temi importanti legati a quelli all’ordine del giorno, che “devono essere affrontati – sempre a detta di Mimma Pacifici intorno ad un tavolo insieme ai vertici politici locali, alle organizzazioni sindacali”.

Sembra essere forte, da parte dei sindacati, la convinzione che sia possibile attuare “un’integrazione progettuale”, ma tutto risiede nell’impegno della politica a fare in modo che le risorse vengano spese ed indirizzate come si deve.

SIT IN DI PROTESTA SULLA LEGGE “FORNERO” – I sindacati sono sul piede di guerra, e questo si evince, anche in riferimento alla riforma delle pensioni; non per niente, è stato organizzato per domani mattina qui a Reggio Calabria, precisamente presso Piazza Italia, dinnanzi la Prefettura, un sit in che vede interessate proprio CGIL, CISL, e UIL. Una protesta che avverrà non solo nella nostra città, ma in tutta Italia, che “vuole essere l’inizio di una nuova campagna rispetto alla riforma pensionistica – parole di Mimma Pacificirispetto al serio problema del turnover, del calcolo delle pensioni, degli esodati. Tutto questo si rifà sui nostri figli e sulle loro (mancate) possibilità occupazionali! Si deve riformare tale riforma!L’iniziativa di domani – chiosa Mimma Pacificiriguarda tutto il Paese, ma credo che noi dal Sud, dobbiamo metterci una marcia in più!”.

“Far ripartire un turnover, agevolare la cosiddetta flessibilità in uscita, prevedere delle risorse per riformare l’intera riforma”, queste alcune idee messe in campo stamane da Mimma Pacifici, Pino Zito e Mimmo Serranò, che saranno in prima linea nel sit in di domani.

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