Reggio, Palazzo San Giorgio sempre più aperto alla cittadinanza: debiti fuori bilancio ed i regolamenti approvati in Consiglio Comunale [FOTO]

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Si è riunito stamane, in seduta straordinaria, il Consiglio Comunale di Reggio Calabria. Sono stati approvati una serie di debiti fuori bilancio e diversi nuovi regolamenti, alcuni molti vicini alla cittadinanza: “una rivoluzione civica”

Oggi Consiglio comunale a Palazzo San Giorgio; 27 i presenti, la seduta è valida. Ad aprire i lavori della giornata, il presidente del Consiglio, Demetrio Delfino che si pronuncia in merito ad una nota del capogruppo NCD, Pasquale Imbalzano, afferente all’aggiunta della denominazione del partito “Area Popolare Centro Destra”.

A seguito di tale precisazione, un momento di silenzio in aula: si vuole ricordare, su richiesta del consigliere Martino, la strage di Ankara dei giorni scorsi, dove, parole del sindaco Falcomatà: “quasi 100 persone sono morte perché manifestavano pacificamente per l’affermazione dei propri diritti. Non possiamo rimanere indifferenti! Alcuni manifestanti, si ricordi, sventolavano la bandiere dell’Unione Europea; queste persone vedono l’Europa come la patria dei diritti e delle libertà. Essere all’interno di un contesto europeo ci dà la garanzia di un mantenimento dei diritti”.

Un minuto di rispettoso silenzio, dunque, a cui sono seguiti gli interventi preliminari alla discussione degli ordini del giorno, ossia: il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio; l’approvazione del regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura dei beni comuni urbani; la modifica del regolamento sulla toponomastica; l’approvazione del regolamento sulla polizia municipale; l’approvazione del regolamento per l’istituzione del comitato per l’attuazione di politiche antimafia e di promozione dei valori della legalità e della sicurezza; l’approvazione del codice etico per la buona politica; la modifica del regolamento del garante dei diritti delle persone provate della libertà personale.

“Proficui”, come definiti dal sindaco Falcomatà, anche alcuni interventi dell’opposizione, come quello di Luigi (detto Luigione) Dattola sul necessario controllo diretto alla manutenzione stradale, o quello del consigliere D’Ascoli, che sottolinea la buona opera messa in campo dal Questore di Reggio, di controllo sul territorio, anche se evidenzia l’esigenza di una guida al Corpo dei Vigili Urbani. Ancora, Demetrio Marino, per l’opposizione, si concentra sull’importanza dell’impiantistica sportiva, fatiscente in città, sia per quanto riguarda l’ambito dell’associazionismo che quello scolastico.

A questo suo intervento, come contro-risposta, l’assessore Angela Marcianò ci tiene a precisare che l’amministrazione è molto attenta sia per quanto riguarda la manutenzione delle strade, che la corretta esecuzione dei lavori. “I risultati, soprattutto nelle periferie sono tangibili”, dichiara, volendosi soffermare su alcune specifiche situazioni, come quella dello svincolo di San Leo, per cui è stato già convocato un tavolo tecnico teso a fare il punto sugli errori progettuali commessi, “che non si possono, però, riferire all’amministrazione”, specifica Angela Marcianò. La stessa tratta anche del tema della strada che porta a Santa Venere, problema sollevato in aula da Antonino Maiolino, “nell’interesse dei cittadini”.

“Fino ad oggi – afferma Angela Marcianòci siamo interfacciati con il presidente del consorzio di bonifica e con tutti gli interessati alla vicenda. L’amministrazione non è stata ferma, anzi abbiamo deciso di trovare altre risorse nell’ambito di quello che si può considerare come dissesto idrogeologico”.

“Un grido d’allarme per la condizione in cui si trova il patrimonio edilizio”, giunge dal consigliere Minniti, ricordando il cosiddetto art.31 a cui l’amministrazione ha deciso di non rifarsi; un articolo basante sull’assegnazione di alcuni alloggi in casi particolari ed eccezionali. In merito a ciò, emblematica è una vicenda cittadina, presentata ai consiglieri stamane, che vede un’intera famiglia “sfrattata” da anni, dopo minacce, dall’alloggio popolare in cui risiedeva, assegnatole regolarmente.

Ma ritornando agli ordini del giorno: in riferimento a questi ultimi, Massimo Ripepi, esprime contestazione considerandoli di “livello inferiore rispetto ai temi fondamentali da trattare, come quelli della sanità e dell’Aeroporto dello Stretto”. Delfino, in pronta risposta, specifica che per quanto riguarda la sanità “è in corso tra minoranza e maggioranza un dialogo teso a formulare un documento comune. Giovedì si terrà l’incontro dei sindaci della Provincia con Scura, e da lì vedremo cosa calendarizzare nel Consiglio sulla sanità”. Altra specificazione del presidente Delfino sulla questione dell’Aeroporto: “in commissione avete votato all’unanimità – riferendosi sempre all’opposizione e a quanto affermato da Massimo Ripepi – per fare un consiglio congiunto con la Provincia; cosa per cui si sta lavorando”.

DEBITI FUORI BILANCIO – Uno dopo l’altro, a seguito dei primi interventi, vengono approvati i punti riferiti al riconoscimento dei debiti fuori bilancio:

-Riconoscimento debiti fuori bilancio ex art.194 Comma 1 lett. A) del D.Lgs 267/2000 per titoli giudiziali esecutivi, notificati da febbraio a marzo 2015, accertati per 533.916,70 euro, rivenienti da Sentenze Esecutive, relative a contenziosi che hanno visto come parte soccombente il comune di Reggio Calabria e notificate in formula esecutiva allo stesso comune nel periodo indicato nell’oggetto.

-Riconoscimento debiti fuori bilancio ex art.194 Comma 1 lett. A) del D.Lgs 267/2000 per titoli giudiziali esecutivi, notificati da ottobre 2014 ad aprile 2015, accertati per 238.570,67 euro, rivenienti da Sentenze Esecutive, relative a contenziosi che hanno visto come parte soccombente il comune di Reggio Calabria e notificate in formula esecutiva allo stesso comune nel periodo indicato nell’oggetto.

– Riconoscimento debiti fuori bilancio ex art.194 Comma 1 lett. A) del D.Lgs 267/2000 per titoli giudiziali esecutivi, notificati il 3 aprile 2015 e nel mese di maggio 2015, accertati per 218.508,11 euro, rivenienti da Sentenze Esecutive, relative a contenziosi che hanno visto come parte soccombente il comune di Reggio Calabria e notificate in formula esecutiva allo stesso comune nel periodo indicato nell’oggetto.

– Riconoscimento di legittimità debiti fuori bilancio ex art.194 Comma 1 lett. A) del D.Lgs 267/2000 per titoli giudiziali esecutivi – proposta di deliberazione n.49 del 21/09/2015 del Settore Avvocatura Civica, per 143.256,13 euro, relativi a contenziosi che hanno visto come parte soccombente il Comune di Reggio Calabria.

APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO SULLA COLLABORAZIONE TRA CITTADINI E AMMINISTRAZIONE PER LA CURA DEI BENI COMUNI URBANI – L’iter di approvazione subisce una battuta d’arresto al punto 5, ossia giunti all’approvazione del regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura dei beni comuni urbani, per cui il consigliere Mary Caracciolo chiede il ritiro, poi non approvato, come ordine del giorno, in quanto basante “su un mancato dialogo e su una democrazia assente”.

A relazionare in merito al punto suddetto, il consigliere Martino, che ritiene il regolamento in questione una vera e propria “rivoluzione civica per la cura dei beni comuni. L’apporto dei cittadini al governo della città non deve essere un fatto episodico, ma un modo normale di amministrare: questo è alla base del regolamento”. Un regolamento in cui si prevede che la cura e la rigenerazione del Comune siano portate avanti tramite la collaborazione con i cittadini attivi. Sul sito del Comune stesso, poi, verrà pubblicato ogni qualsivoglia riferimento, in segno di totale trasparenza, ai siti che possono essere oggetto di intervento. I cittadini, inoltre, saranno assistiti da una commissione indetta appositamente. “Una rivoluzione copernicana tra ente e cittadini”, chiosa Martino, ampiamente contestato dall’opposizione in quanto alla guida della Commissione Statuto e Regolamenti, che secondo il consigliere  di maggioranza Minniti viene dalla contro-parte “disertata”.

“Si tratta di un regolamento troppo ampio – interviene Imbalzano, chiedendo nuovamente le dimissioni di Martino – che mira a trattare troppi argomenti, mettendoli in un unico calderone forse per una certa fretta politica, soprattutto in relazione alla gestione dei beni confiscati”.

Un regolamento che alla fine passa al vaglio dell’approvazione della maggioranza, le cui norme, come suddetto, si applicano anche alla rigenerazione, cura e gestione dei beni confiscati, in modo da “contribuire a diffondere una cultura antimafia. Tali beni costituiscono un importante patrimonio cittadino”, parole, queste, del consigliere Iachino.

Falcomatà, in aggiunta, fa anche lui il punto sulla questione dei beni confiscati, sottolineando che: “le ville dei boss devono andare ai poveri o agli imprenditori che hanno detto no al racket. Basta all’usura, al racket e alla ‘ndrangheta”.

GLI ALTRI PUNTI ALL’ORDINE DEL GIORNO – Tra frecciatine, accuse, contro-risposte di ogni sorta, si passa, punto per punto, ad approvare per maggioranza gli altri regolamenti, “nel pieno rispetto – a detta di Giuseppe Falcomatàdel lavoro fatto dalla Commissione Statuto e Regolamenti”, a cui va il pieno sostegno di tutti i consiglieri di maggioranza, spinti ad andare avanti sempre nell’ottica di una “piena trasparenza, legalità, sicurezza e giustizia”, temi, anche questi, all’ordine del giorno. Rinviata la discussione sugli ultimi due punti.

 

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