Sei opere realizzate da artisti professionisti e da studenti sul tema del bergamotto: le sculture configurate nel corso del Simposio denominato BEG ARMUDI, saranno messe in mostra il prossimo 8 novembre, quando riaprirà il Castello Aragonese
Una kermesse definita “uno studio a cielo aperto”, quella promossa nell’ambito del progetto regionale “Expo e Territori”. Il Simposio di Scultura BEG ARMUDI, interamente incentrato sul tema del bergamotto, ha avuto luogo nei giorni scorsi presso la Pineta Zerbi di Reggio Calabria, dove artisti “nostrani”, ma anche provenienti da altre Regioni italiane e da altri Paesi, si sono potuti confrontare, esprimendo le loro doti creative. Opere realizzate all’aperto su uno o più blocchi di marmo, con postazioni di lavoro dotate di tutte le attrezzature idonee alla realizzazione delle stesse. La cosa interessante, ed allo stesso tempo innovativa per la nostra città, è che chiunque ha potuto assistere alla configurazione delle sculture, ad opera di quattro noti artisti e di due studenti dell’ultimo anno dell’Accademia delle Belle Arti, Salvatore Dimasi e Pietro Colloca.
Maria Rucker, formatasi presso l’Accademia delle Belli Arti Monaco di Baviera, Maurizio Carnevali, reggino doc ed ex studente del Liceo Artistico “Mattia Preti Frangipane”, Luca Marovino, che ha studiato a Carrara, e Pietro De Scisciolo, Maestro d’Arte, sono gli altri quattro artisti che hanno fatto della loro idea sull’agrume del bergamotto una vera e propria opera d’arte. Dall’aspetto succoso, al profumo caratteristico, all’ironia sull’agrume, sono tante le motivazioni che hanno spinto i suddetti a produrre le loro sculture, che con un atto ufficiale sono state oggi donate all’amministrazione di Reggio e alla Regione Calabria.
Un progetto, quello del Simposio, che si concluderà con la mostra di quanto realizzato; una mostra che detterà l’apertura del Castello Aragonese, i cui locali saranno a disposizione del pubblico a partire dall’8 novembre.
“Una sinergia complessa”, così ha definito l’assessore alla Cultura Patrizia Nardi, la collaborazione messa in campo tra artisti professionisti e studenti, che insieme hanno realizzato anche un prototipo della lira calabrese in marmo di Ferrrara.
“In occasione del primo anniversario del sindaco Falcomatà, stiamo celebrando un evento culturale concreto”, parole di Franco Arcidiaco, intervenuto alla conferenza stampa odierna, affiancato dal vicesindaco Saverio Anghelone e dai diretti partecipanti all’iniziativa.
“Un prodotto serio per la città, che viene fuori quantomeno da un vero tentativo di costruire rete – aggiunge l’assessore Nardi – Un progetto complesso, il cui indirizzo viene dalla Regione Calabria, precisamente dal Dipartimento Programmazione. Si evidenzia, inoltre, la generosità degli artisti (tra cui due studenti) che lasciano un segno tangibile: le loro opere, con il tema di fondo che è il bergamotto”.
“Riuscire a fare un Simposio in Calabria ha una valenza su molti piani – dichiara Maurizio Carnevali – non solo si lasciano alla città delle opere, ma si rafforza il rapporto tra noi artisti e tra noi e la città stessa. C’è sempre un momento, però, in cui questo meccanismo si inceppa, com’è accaduto a Reggio”. Con quest’ultima affermazione, l’artista vuole evidenziare la necessità di rieducare all’arte l’intera città, una rieducazione che va fatta dal profondo, così da rendere ancora più significative ed accattivanti esperienze come quella del Simposio di Scultura.
Un progetto, quello suddetto, che non prevedeva momenti di formazione, ma nel quale sono stati comunque coinvolti studenti del Liceo Artistico reggino e dell’Accademia delle Belle Arti. Un’occasione, come specificato dal vicesindaco Anghelone, che pone l’accento su due peculiarità della nostra terra: il bergamotto e l’arte.
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