Dopo gli attacchi di Parigi si scatena il dibattito che divide il mondo intero. Ma la vera soluzione al problema può arrivare solo dallo stesso Islam. E intanto sul web impazza la satira sul titolo di Libero
Pertanto titolare un giornale, come ha fatto Libero, con la frase “bastardi Islamici” è un fatto innanzi tutto senza senso, al di là dell’essere sconcertante ed incivile. Ne’ più e ne’ meno come lo sarebbe stato se, all’indomani della strage di Duisburg qualcuno avesse scritto “bastardi calabresi” o all’indomani di quella di Capaci “bastardi siciliani” accomunando ai mafiosi tutti i calabresi e i siciliani che, invece, prima di tutti gli altri e molto più di tutti gli altri, pagano gli effetti dell’esistenza delle cosche e dei relativi collusi. E infatti sul web impazza la satira (vedi immagine a corredo dell’articolo, tratta dai social network).
In relazione poi ai proclami dei neonazisti locali e d’oltralpe, perennemente impegnati alla catalogazione di nemici, ieri ebrei, ora islamici, domani quelli che vivono al di fuori della propria vallata, c’è da prendere atto che molti terroristi pare siano cittadini francesi, nati e cresciuti in Francia. Da ciò si può verosimilmente supporre che i bombardamenti nei territori dello stato islamico non risolveranno completamente il problema. La soluzione definitiva al fenomeno dell’integralismo islamico probabilmente invece potrà venire solo dal mondo dell’Islam. Il mondo islamico, al di là di ogni azione difensiva dell’Occidente, dovrà cioè autonomamente provvedere a creare nella propria società il substrato in cui potranno svilupparsi gli anticorpi per porre fine a questa situazione, il perdurare della quale, ancor prima dell’improbabile sconfitta dei Paesi occidentali, farà presumibilmente ripiombare nel medioevo, come già sta facendo, quelli islamici.
Tornando all’etichetta sugli attentati, c’è da dire che le etichette, come sappiamo tutti, possono essere facilmente contraffatte. E’ però anche vero che il legittimo proprietario del marchio, quando questo viene illegittimamente usato, si prodiga senza indugio per denunciare l’appropriazione indebita e ricorrere ad ogni adeguata azione a difesa del proprio nome.
Un buon segnale dal mondo islamico, anche al fine di zittire definitivamente chi erroneamente fa di tutta l’erba un fascio, potrebbe essere dato dai vari Muftì, sempre pronti in passato ad emettere fatwe di morte contro gli autori di libri ed articoli umoristici sul Profeta, affinché oggi prendessero una chiara e definitiva posizione su chi usa l’Islam per ammazzare innocenti disarmati e che spiegasse che quelli non sono degli “eroi” destinati al paradiso, come qualcuno fa loro credere, ma solo degli sciagurati.