Messina, Cama: “possibilità di slittamento piano di riequilibrio”

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Situazione da evidenziare per le casse del Comune di Messina ed i rapporti d’intesa ministeriali legati alla faccenda “piano di riequilibrio”. Delicato l’intervento del ragioniere generale Antonino Cama

Messina, nella sua estenuante lotta al rientro dei parametri finanziari, si ritrova in un momento parecchio delicato. Dopo l’onerosa missiva dei giorni scorsi inviata dal dirigente ministeriale Giancarlo Verde, nella quale viene caldamente consigliato all’amministrazione di rivedere la manovra finanziaria, presa coscienza del maggior disavanzo da riaccertamento straordinario dei residui (rif. ex art 3 comma 7 del D. Lgs 118/2011),  pari ad 1.780.842,45 euro, si rende necessario fare un punto dell’intera situazione riguardante il bilancio. Il ragioniere generale Antonino Cama è titubante riguardo la portata della necessità di inserire il disavanzo da oltre 1,7 milioni di euro nel piano di riequilibrio. Ma ciò che appare più incerto ed indefinibile allo stato attuale si concretizza nel soddisfare la richiesta ministeriale della rielaborazione cognitiva: in questo momento, anche per via della mancata definizione del debito originatosi dal contenzioso, il Comune si mostra impossibilitato nel descrivere la condizione specifica delle casse comunali; stando alle parole del ragioniere generale, quindi, “non sarà possibile ricevere il trasferimento governativo legato al DL 174/2012, atteso e inserito nel piano di riequilibrio per l’anno 2015 entro il corrente esercizio finanziario“. Pertanto, ciò non esclude, ammette lo stesso Cama, che lo stato vigente delle cose possa portare a rimandare l’erogazione delle somme del Fondo di rotazione previste per il 2015, creando sostanziose ripercussioni sulla predisposizione del  bilancio di previsione 2015  e del bilancio pluriennale 2015-2017.

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