Messina, conclusasi ieri la mostra “L’invenzione Futurista. Case d’arte di Depero”

StrettoWeb

Si è conclusa ieri, al Museo Regionale di Messina la mostra “L’invenzione Futurista. Case d’arte di Depero”, un’occasione per la città di apprezzare il genio futurista e di riflettere su sé stessa

Dal 2 Ottobre sino a ieri, 15 Novembre, presso il Museo Regionale di Messina si è tenuta la mostra dedicata all’artista futurista Fortunato Depero, dal titolo “L’invenzione Futurista. Case d’arte di Depero”. Essa s’inserisce all’interno delle diverse attività previste negli ultimi tempi dal Museo messinese, che lo riallacciano alla sua precedente attività d’esposizione particolare, come quella riferibile ad Antonello da Messina e a Rubens/Caravaggio.

Ma perché Depero, da Rovereto, proprio a Messina? Il Depero della “Casa del Mago”, il Depero che allietato anche la vista, e non solo il palato, dei più attivi bevitori di Campari; Depero, dal Trentino alla Sicilia? Il terremoto del 1908, che distrusse la quasi totalità della città dello Stretto, segnò un momento tragico della sua storia. Eppure, neanche molto dopo la catastrofe, già un sogno si prospettava per il suo scenario disastrato: il caso del terremoto e della città distrutta richiamarono l’attenzione dell’embrionale movimento avanguardista che seguitò essere chiamato e conosciuto internazionalmente col nome di Futurismo. La prospettiva di una città da ricostruire eccitò l’animo sovrabbondante di creatività dei nuovi intellettuali ribelli, e videro in essa la possibilità di concretizzazione del loro desiderio, consistente nel generare, nel costruire una città nuova, non solo architettonicamente, ma anche dal punto di vista del segno che essa avrebbe lasciato. Così bozzetti, locandine, pubblicità invadono le sale del Museo regionale di Messina, per ricordare ai messinesi, e non solo, quale ruolo immaginifico ebbe Messina nella visionarietà di alcuni futuristi, e quanto importante sia fare memoria del tesoro infinito che il movimento avanguardista ha lasciato all’Italia e al mondo intero.

La mostra è stata un’occasione di riflessione per la città, sempre troppo intenta a mortificarsi, che ha voluto orientare l’attenzione dei suoi cittadini sulla centralità che Messina ha rivestito in alcuni momenti precisi della sua storia, con il proposito di instillare, chissà, la possibilità che la città dello Stretto possa essere nuovamente, come recentemente è stato per gli interventi di Street Art, piccolo ma onesto baluardo di creatività.

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