Il sindaco, all’ennesima comparsata in tv, ha battibeccato col leader leghista. E dalla sesta Circoscrizione arriva una denuncia che ha carattere grottesco
Il caso Messina, con la crisi idrica che è divenuta – dopo 5 giorni – oggetto d’interesse per i media nazionali, ha continuato a tenere banco nella giornata di ieri. Il sindaco, Renato Accorinti, è intervenuto durante la trasmissione “L’Arena“, condotta da Massimo Giletti su Rai 1, per evidenziare come l’emergenza sia stata risolta al 90%. L’occasione è stata propizia per rispolverare un vecchio cavallo di battaglia, quello della lotta contro le multinazionali ed in particolare contro la Veolia, rea di imporre tariffe esose a Palazzo Zanca inibendo lo sfruttamento del bacino dell’Alcantara. “Non è più tollerabile che un ‘bene sacro’ sia in vendita a prezzi esorbitanti” ha affermato Accorinti in collegamento dal Comune.
Durante il corso del suo intervento, il primo cittadino ha avuto un alterco con Matteo Salvini, il quale insisteva sul fallimento della politica a livello territoriale, mettendo nel mirino gli amministratori di Messina e Palermo, sponda Governo regionale. Lo stesso Salvini, poco dopo la diretta, ha scritto sulla sua pagina Facebook: “Il sindaco (di sinistra) di Messina mette la maglietta ‘Tibet Libero’, ma intanto nella sua città non esce l’acqua dal rubinetto… Libera la tua città, fenomeno!“, un j’accuse duro e crudo che ha fatto infuriare gli accorintiani del web, i quali hanno riversato il proprio livore sul post del leader del Carroccio.
Le obiezioni di Salvini, però, sembrano essere condivise anche da una parte consistente del consesso civico, laddove l’ipotesi della sfiducia tiene banco da giorni. Il Pdr-Sicilia Futura ha esposto chiaramente le sue intenzioni in tal senso, intenzioni che sembrano essere condivise anche dal Megafono, da Missione Messina (Sindoni e Zuccarello) e da Vivi Messina (Antonella Russo). Una comunanza di vedute auspicata anche da una serie di movimenti civici: dall’Adis a Reset, da CittadinanzAttiva ai Verdi, passando per la Federazione Nuova Destra, l’Idv, i Labdem, Umanesimo e Riformismo, la Compagnia del Mezzogiorno e il Movimento dei Consumatori. Tutte insieme, queste sigle, chiedono la testa del primo cittadino per “incapacità manifesta“, avviando una raccolta firme per tornare alle urne.
Intanto dalle parti del Municipio si va avanti, sempre in autonomia rispetto alle indicazioni che provengono dalla Prefettura. I rapporti fra il primo cittadino e il rappresentante del Governo sono glaciali e il polso della situazione sulla crisi in corso viene di fatto tenuto da due autorità istituzionali che non comunicano fra loro. Da segnalare, infine, la denuncia di Mario Biancuzzo, consigliere della sesta circoscrizione. Questi ha rilevato come a Grancabella, presso Rodia, l’acqua non sia ancora arrivata: una notizia che non desterebbe scalpore qualora non vi fosse contestualmente un tubo che immette l’acqua in esubero direttamente nel torrente. Uno scandalo cittadino che è passato sottotraccia, nel marasma delle ultime ore.