Messina, emergenza idrica: fra proteste e segnalazioni, diverse zone all’asciutto

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Nella zona nord rifornito il Papardo: così inizia un’altra giornata di calvario

acqua mancaL’emergenza idrica prosegue e i primi riscontri della mattinata, dopo il vertice di ieri in Prefettura per fronteggiare la crisi in atto, non sembrano dare segnali positivi. Dal bacino dell’Alcantara, tramite il by-pass a Forza d’Agrò, si attendevano circa 300 litri al secondo, da riversare nelle tubature cittadine. In realtà, però, secondo le prime stime l’afflusso iniziale è di 250 litri al secondo, una portata che le autorità dovrebbero raddoppiare nei giorni a venire come annunciato dal Prefetto e dagli uomini della Protezione Civile. Ipotesi, questa, che dovrà fare i conti con la realtà, stante le difficoltà che si stanno registrando in itinere. Fatta eccezione per l’Ospedale Papardo, cui è stata garantita ovviamente una corsia preferenziale per gli approvvigionamenti, al momento la zona nord versa in condizioni complicate, tanto da far prevalere lo scetticismo in merito ai rifornimenti nelle zone collinari. Lungo il viale Giostra  e perfino in via Palermo le segnalazioni si sono sposate, di buona lena, con le proteste e l’esasperazione. La distribuzione, laddove essa viene registrata, si basa meramente sulle scorte di ieri, cioè sull’acqua che era rimasta nei serbatoi comunali prima del nuovo smottamento a Calatabiano e che è stata messa in circolo un’ora fa.

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